ARCO (Trento) - Esuberi all'Aquafil: oggi pomeriggio nuovo confronto tra azienda e sindacati. Obiettivo delle organizzazioni dei lavoratori in questa fase assumere informazioni sulle scelte organizzative per poter successivamente provare a ridurre gli esuberi e avere certezze per chi resta.
LA SITUAZIONE
Al momento gli esuberi per lo stabilimento Aquafil di Arco restano 25. La conferma è arrivata oggi pomeriggio durante un incontro, in video call, tra i rappresentanti di
Filctem Cgil,
Femca Cisl,
Uiltec con l’ufficio personale della
società e
Confindustria. Presente anche la
Rsu.
Parte dei previsti tagli si potrebbero ridurre con alcune uscite volontarie e dei pensionamenti e ove possibili eventuali ricollocazioni interne.
I rappresentanti aziendali hanno delineato un quadro generale della situazione parlando anche di un mercato stagnante a livello mondiale per la fibra di nylon. Allo stesso tempo l’azienda ha chiarito che intende puntare su tre assi: una maggiore automazione dei processi, una forte spinta sulla digitalizzazione ed investimenti su prodotti a maggiore valore aggiunto per restare competitivi sui mercati. Una prospettiva che ha rassicurato solo in parte i sindacati.
“Comprendiamo la complessità del quadro globale, però a noi servono impegni e garanzie per le cinquecento persone che oggi lavorano nello stabilimento. In questa prima fase saremo impegnati nel ridurre il più possibile l’impatto dei tagli, ma vogliamo anche garanzie sul futuro”, hanno chiarito a margine Mario Cerutti, Nicola Brancher, Alessandra Paoli e Alan Tancredi. Il confronto proseguirà il 22 settembre con un incontro in presenza.