Riprendiamo a sorridere tutti da oggi: in bocca al lupo coach!”.
“Maurizio Buscaglia viene presentato a una piazza che lo conosce già bene – sono le parole del general manager Sandro Santoro -. Sono state ore di grandi impegni, senza orari, e le decisioni sono state prese tenendo conto delle decisioni dal punto di vista tecnico e sportivo senza tralasciare il fattore umano, sempre messo al primo posto. La nostra non è una situazione semplice e non c’è bisogno di rimarcarlo: lo sa anche Maurizio, che non si è fatto spaventare”.
“Siamo tutti molto fiduciosi. Dobbiamo ritrovare il modo di raggiungere equilibri giusti per mettere al primo posto chiunque abbia a cuore la società – conclude Santoro -: possiamo farcela perché è il nostro destino di sportivi. Dobbiamo sempre guardare un po’ più in là, valorizzando la competenza e la passione di chi si unisce a noi, per cui nutro una grandissima fiducia”.
Un pensiero arriva anche da patron Matteo Bonetti: “Quando si cambia è sempre doloroso, ma questa è la legge dello sport. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, perché vogliamo portare avanti un bel progetto. Ringrazio la famiglia Ferrari per l’impegno che sta mettendo e donando a tutta Brescia. Non molleremo, io ho sempre un sogno nel mio cuore: Buscaglia ha fatto due finali scudetto e sarebbe bello aggiungerne una terza”.
Infine, parola al neo allenatore della Germani: “Ho un pensiero molto chiaro: una società importante nel panorama europeo mi ha chiamato per far parte della squadra. Personalmente, penso che bisogna fare le cose che vengono da cuore e stomaco: dopo una telefonata che mi avvisava dell’interesse c’è stato un incontro e la velocità con cui ho preso la decisione è stata data dall’istinto. Per tutto il resto: c’è una partita e la mia testa è già orientata in questa direzione”.
“Ho voglia di sorridere e portare il mio sorriso alla squadra – spiega il nuovo allenatore della Germani -. Sono convinto che un’emotività presa, tirata fuori e buttata in campo può far andare meglio alcune piccole cose. Certo, le cose tecniche messe in campo dalla squadra sono interessanti, la pallacanestro è legata a una palla che gira e siamo condizionati dai risultati. Personalmente, però, voglio dire che sono molto contento: sento l’adrenalina del campo, sento il desiderio di fare bene, con il viso aperto e la voglia di giocare nel modo migliore possibile”.
La testa è già al primo impegno, da cui ci separano pochi giorni: “Abbiamo bisogno di essere tosti per giocare delle partite che valgono molto e la prima è tra pochi giorni – conclude Buscaglia -. Non riesco nemmeno a pensare al calendario e a quello che verrà dopo, perché bisogna fare bene a partire da oggi e giocare con faccia tosta ogni partita”.