BASELGA DI PINE' (Trento) – Uno sguardo al passato ed uno al futuro con focus il pattinaggio velocità su ghiaccio e lo short track azzurri a pochi mesi dai Giochi di Milano Cortina 2026 e con un orizzonte che arriva sino al 2028, quando il nostro Paese – nella fattispecie Lombardia, Trentino e Veneto – ospiterà per la prima volta i Giochi Olimpici Giovanili. Questo il fine dell’appuntamento Baselga di Pinè Capitale italiana del ghiaccio velocità e dello short track, secondo incontro del festival In cammino verso le Olimpiadi invernali 2026, organizzato congiuntamente da UNVS – Unione nazionale Veterani dello Sport (di Rovereto, Trento e Bolzano), da Panathlon (Trento e Bressanone) e da Olympic Media 2026 Trentino Alto Adige Suedtirol, associazione che riunisce gli 80 giornalisti olimpici della regione. Il tutto con il patrociniO dell'AIPS, l'associazione mondiale dei giornalisti olimpci, riconosciuta dal Cio, e presieduta dal giornalista italiano Gianni Merlo.

Alcuni dei grandi azzurri di questo sport si sono così ritrovati in riva al lago di Serraia, dove quasi 100 anni fa si iniziò a pattinare sulla crosta ghiacciata. Un appuntamento stellare durato due ore e reso possibile dallacollaborazione con l’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Alessandro Santuari e dall’assessore Pierluigi Bernardi. Trent’anni di storia agonistica vissuti grazie ai racconti dello storico patriarca Roberto Sighel (campione e recordman del Mondo 1992 a Calgary e cinque presenze ai Giochi), di Matteo Anesi (campione olimpico a Torino 2006 e attualmente tecnico della nazionale italiana) e dei tre attuali moschettieri azzurri Campioni del Mondo: Davide Ghiotto (Bronzo olimpico, cinque ori e tre argenti mondiali, due ori alle Universiaadi e detentore del record del mondo sui 10.000 metri in 12’25”56, Andrea Giovannini (due ori, un argento e un bronzo ai campionati del mondo) e Michele Malfatti (un oro e un argento mondiali) per il mondo della velocità. Aneddoti, curiosità, momenti storici legati ad un palmares da fare invidia ad una nazione raccontati dagli atleti azzurri grazie alla verve del telecronista Franco Bragagna, che li ha intervistati in una sorta di talk show estemporaneo davanti ad un folto pubblico.
Foto di Daniele Panato.

E poi il figlio arte Pietro che a differenza del Babbo Roberto si è dedicato alla specialità dello short track con un palmares da far girare la testa: vanta un argento e un bronzo olimpici oltre ad un oro, 5 argenti e 5 bronzi ai Mondiali mentre la sorella Arianna (assente a causa di un malessere accusato recentemente) guarda a Milano Cortina 2026 e per ora ha al collo un argento e due bronzi mondiali. Ma la cosa curiosa è che anche Babbo Roberto, che lo ha raccontato in diretta, si avvicinò al pattinaggio su ghiaccio proprio attraverso lo short track praticato a Pergine Valsugana per poi virare sulla pista lunga. E poi le testimonianze di Matteo Anesi campione a Torino 20026 e oggi e tecnico azzurro. le speranze pre Torino e ora la consapevolezza da tecnico che gli azzurri possano ripetere la grande impresa.
Sorrisi e dita incrociate in sala.
Su di loro pesa l’attenzione mondiale per quanto riusciranno ad ottenere nei Giochi di casa, dopo aver primeggiato negli ultimi anni a livello mondiale. Un appuntamento ricordato dal vicentino Davide Ghiotto, laureato a Trento e figlio d’arte del ciclista Federico Ghiotto, che in un video messaggio non ha nascosto le ambizioni dell’Italia del ghiaccio. Grande fiducia anche da Elisa Confortola, fidanzata di Pietro Sighel, che vanta un argento mondiali e due ori europei. Insomma per tutti tanti sogni e soprattutto allenamenti che proseguono incessanti per centrare il pass olimpico nelle prime gare stagionali di Coppa del Mondo.
Ad aprire la serata, coordinata dal giornalista olimpico Diego Decarli (già responsabile delle sede ANSA del Trentino con cinque presenze olimpiche e coordinatore del club dei giornalisti olimpici dei Trentino alto Adige) e da Franco Bragagna (giornalista di RaiSport e telecronista in 17 olimpiadi estive ed invernali, recordman in regione per numero di presenze olimpiche), sono stati il sindaco Santuari, il vicepresidente del Panathlon Trento Matteo Lazzizzera e l’anima di questo festival preolimpico ovvero Elio Grigoletto, presidente UNVS di Rovereto. Presenti in sala, tra gli altri, lo stroci gionalista Giacomo santini (otto accrediti ai Giochi) e l'olimpionico trentino Bruno Toniolli.
Ricordato in apertura con un minuto di silenzio l'atleta trentino Mattia De bertolis, deceduto in Cina in circostanza da chiarire durante gli World Games.
Sono seguite le testimonianze di Sergio Anesi (dirigente del mondo del ghiaccio a livello internazionale, membro dell'ISU, ex vice presidente federale della FISG e presidente del C.O. Winter Universiade Trentino 2013), di Giorgio Torgler (già presidente del Coni Trentino e storico atleta della velocità su ghiaccio), di Tito Giovannini (Rappresentante per il Trentino nel Cda di Fondazione MICO 2026 e presidente del Coordinamento olimpico provinciale) e di Alessandro Santuari (Sindaco di Baselga di Pinè).
Si è così passati dai cenni storici legati al pattinaggio e alle Olimpiadi proposti da Anesi (quest’ultimo evocando i cambiamenti climatici ha proposto la parziale copertura della pista con dei teli) agli aspetti psicologici e sociali legati ai Giochi proposti da Giorgio Torgler (quest’ultimo iscritto ai Giochi di Sapporo 1972 ma che cedette il posto sull’aereo a Sepp Messner) ai Giochi di Milano Cortina 2026 e al prossimo appuntamento Dolomiti Valtellina 2028. Ilin questi ultimi ilTrentino sarà protagonista – hanno chiosato Santuari e Giovannini – sia sul piano numerico sia agonistico: Baselga di Pine sarà teatro delle gare di pattinaggio velocità e di hockey con la presenza di 1.300 atleti che saranno ospitati logisticamente nel Villaggio olimpico 2026, in fase di ultimazione sul sedime della Scuola alpina della Guardia di Finanza a Predazzo. Per questa manifestazione si stimano 150 milioni di telespettatori e 500.000 spettatori. “L’investimento di 65 milioni sostenuto da Governo, Regioni, provincia autonoma di Trento con la regia del Coni – ha detto Giovannini – rappresentata l’ulteriore valorizzazione degli investimenti fatti per Milano Cortina 2026”. Ed anche un grande stimolo psicologico per i giovani a praticare sport come visione di vita. Per Baselga di Pinè l’occasione per rivalorizzate lo storico Ice Rink Pinè con l’aggiunta di ulteriori strutture sempre legate al mondo turistico – sportivo".
Per chiudere i numeri del calendario: 177 giorni all’apertura di MilanoCortina 2026, 2025 dai Giochi Paralimpici e 912 da DolomitiValtellina 2028.