TIRANO (Sondrio) - Dopo la notizia che la
tangenziale di Tirano non aprirà per le
Olimpiadi 2026, il consigliere regionale PD,
Emilio Del Bono, va all'attacco e chiede un intervento del presidente Fontana e dell'assessore valtellinese Sertori: relazionino sulle opere viarie previste per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.

Il sopralluogo dei giorni scorsi ha evidenziato materiale instabile nello scavo della galleria, rallentamenti importanti e l’impossibilità di rispettare i tempi promessi da Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture.
"L’ottimismo di facciata e una gestione che ha privilegiato gli annunci alla pianificazione oggi non servono più a nulla - spiega il consigliere regionale Emilio Del Bono (al centro tra Miriam Cominelli e Pier Luigi Mottinelli) -: i fatti danno ragione a chi ha temuto che la tangenziale diventasse il simbolo di promesse disattese e di una gestione incapace di rispettare gli impegni". "Senza questa infrastruttura - prosegue Del Bono - il traffico verso Bormio e Livigno continuerà ad attraversare Tirano, con un impatto pesante su ambiente, sicurezza e vivibilità, proprio nel momento in cui la città avrebbe dovuto beneficiare dell’opera, non subirne l’assenza, come ha denunciato il segretario provinciale del Pd, Michele Iannotti".
La parziale apertura di un tratto di galleria di Tirano non risolverà i problemi: "Non si tratta solo di quest'opera - conclude Del Bono - anche gli svincoli della Sassella e del Trippi sulla tangenziale di Sondrio non saranno pronti per l’appuntamento olimpico. Non è neanche soddisfatto l’auspicio di un potenziamento della linea ferroviaria Milano–Tirano. Siamo al fianco del PD provinciale e del Circolo di Tirano nel chiedere un piano credibile per la gestione dei flussi durante i Giochi, un cronoprogramma vincolante per completare la tangenziale e piena trasparenza su cosa non ha funzionato".