ORZINUOVI (Brescia) - Il dottor
Giacomo Marino è il nuovo
responsabile dell’Ospedale di Comunità di Orzinuovi, realtà sanitaria che rappresenta oggi un presidio fondamentale per la presa in carico dei pazienti fragili e per il collegamento tra ospedale e territorio.

Medico specializzato in
Radioterapia nel 2015, il dottor Marino ha maturato un percorso professionale ricco e diversificato. Dopo gli anni come dirigente medico al
SUEM 118 e successivamente presso gli
ospedali di Cremona e
Brescia, ha scelto di orientare la sua attività verso le
Cure Palliative e la
Terapia del Dolore, ambiti che gli hanno permesso di riscoprire il valore del contatto diretto con i pazienti e con le loro famiglie.
“Dopo tanti anni in pronto soccorso sentivo il bisogno di un rapporto più umano e continuativo con i pazienti – racconta Marino –. L’Ospedale di Comunità è il luogo dove questo è possibile: qui si accompagna la persona nel suo percorso di cura, con attenzione clinica ma anche con sostegno psicologico e relazionale”.
Arrivato all’Ospedale di Comunità nel gennaio 2025, il dottor Marino ha progressivamente assunto ruoli di coordinamento fino alla responsabilità clinica, consolidando una
realtà oggi dotata di 20 posti letto attivi e di un’équipe professionale affiatata, coordinata dal dottor
Salvatore Licata.
“Abbiamo raggiunto un assetto stabile, con personale fisso e un clima di lavoro sereno – aggiunge –.
Questo favorisce la continuità assistenziale e trasmette fiducia ai pazienti e alle loro famiglie”.
Cos’è l’Ospedale di Comunità
L’Ospedale di Comunità (OdC) di Orzinuovi si configura come un reparto a bassa intensità di cura, dedicato a pazienti clinicamente stabili ma che necessitano ancora di assistenza sanitaria e riabilitativa. Si tratta spesso di anziani o pazienti cronici provenienti dal domicilio o da reparti ospedalieri per acuti, che trovano qui un ambiente accogliente dove completare il proprio percorso di stabilizzazione clinica, in attesa del rientro a casa o di una nuova sistemazione assistenziale. È un presidio strategico che, oltre alla cura, concede alle famiglie il tempo necessario per attrezzarsi per la gestione domiciliare. L’accesso avviene tramite la COT (Centro Operativo Territoriale) su indicazione del Medico di Medicina Generale o dell’Ospedale dimettente.
Un punto di forza distintivo è il modello operativo che garantisce ai degenti l’accesso a specialisti esterni: invece di spostare i pazienti, sono i professionisti a recarsi in struttura. L'offerta di servizi è ampia e include la fisiatria, e la consulenza di specialisti in chirurgia generale, ortopedia, radiologia, oculistica e ginecologia, in collaborazione con i poliambulatori. E’ un modello organizzativo che consente di portare gli specialisti ai pazienti, evitando spostamenti inutili e garantendo un approccio integrato e personalizzato.
“Qui i pazienti ritrovano serenità e le famiglie sanno di poter contare su un’assistenza competente e umana – conclude Marino –. È questo il valore più grande di una sanità di prossimità: curare con professionalità, ma anche con empatia e continuità”.