Trento - “Il 14 settembre è una data importante ed è giusto dare informazioni aggiornate ai media e ai cittadini: la situazione si sta stabilizzando dal punto di vista epidemiologico e la riapertura delle scuole è fondamentale. La nostra volontà è riaprire e restare aperti; i nostri protocolli in parte sono diversi da quelli messi in atto nel resto d’Italia perché crediamo di avere una nostra esperienza e modalità di azione”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha aperto la conferenza stampa di questo pomeriggio sugli ultimi aggiornamenti per un avvio in sicurezza dell’anno scolastico. “La fase di avvio non sarà facile, chiediamo pazienza e responsabilità da parte di tutti”, ha detto ancora il presidente, ricordando il grande sforzo organizzativo e gestionale messo in campo dalla Provincia.
Alla conferenza hanno partecipato anche i responsabili dei vari settori coinvolti nella ripartenza di un sistema complesso come quello scolastico in questa fase di emergenza sanitaria: i dirigenti dei dipartimenti provinciali della protezione civile, dell’istruzione, dei trasporti e di quello di prevenzione dell’Azienda sanitaria trentina. Ecco nel dettaglio gli ultimi aggiornamenti.
Protezione Civile
Entro domenica prossima con il supporto dei Vigili del fuoco volontari saranno consegnati 3.500 banchi monoposto nelle scuole del territorio e oltre 1.300 termoscanner: la temperatura sarà controllata a tutti, personale e studenti, all’ingresso di ogni plesso. Si fa appello, comunque, alla responsabilità delle famiglie e dei lavoratori per misurare la temperatura a casa e a non andare a scuola in caso di febbre o sintomi influenzali.
Il 14 settembre sarà allestita una sala operativa della protezione civile dalle ore 6 del mattino a cui sono invitati a partecipare forze dell’ordine e comuni per garantire una gestione coordinata del territorio, con l’obiettivo di evitare assembramenti e rendere fluida la viabilità.
Trasporti
Si tratta di uno dei nodi più importanti dell’organizzazione, dato che coinvolge circa 50.000 studenti abbonati al trasporto pubblico. I servizi di linea sono stati potenziati per colmare il gap dei posti disponibili necessario a garantire il distanziamento di sicurezza (80% dei posti disponibili). Sono circa 50 i pullman delle imprese private che interverranno a rinforzo i mezzi pubblici nelle tratte urbane, extraurbane e a potenziamento delle tratte ferroviarie della Valsugana e della Trento-Malè. 450 mezzi del Consorzio trentino autotrasporti sono invece impiegati per il servizio alle scuole dell’infanzia e primarie. L’avvio delle scuole dell’infanzia, è stato detto tra l’altro, non ha evidenziato particolari problemi nell’uso delle mascherine nei bambini fra i 3 e i 6 anni.