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Polizia di Stato: numeri dell'attività in Trentino, i premiati

Trento - La Polizia di Stato celebra il 170° Anniversario della sua fondazione, alla presenza del Commissario del Governo e delle Autorità Civili e Militari della Provincia di Trento, nella splendida cornice di Piazza Dante.


Un’amministrazione longeva - come ha sottolineato il questore di Trento, Alberto Francini - che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto sub lege libertas. Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere con i cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei sui uomini.


Alla cerimonia di Trento erano presenti, oltre al questore Francini e al Corpo della Polizia di Stato, il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher, l'assessore del Comune di Trento Roberto Stanchina, l'assessore provinciale Roberto Failoni, quindi i massimi rappresentanti delle istituzioni trentine e i cittadini.


I dati dell'attività della Polizia di Stato in Trentino
Dal confronto tra i quadrimestri agosto 2021/novembre 2021 e dicembre 2021/marzo 2022 emerge che per i delitti in ambito provinciale si rileva un calo complessivo dei reati -995 (scesi da 4826 a 3831); -179 i furti in genere (da 1447 a 1268); -65 furti in abitazione (da 278 a 213). Nel capoluogo, nel medesimo periodo di riferimento, l’andamento della delittuosità si presenta con i seguenti dati: -330 delitti (da 1578 a 1248); -20 i furti in genere (da 464 a 444); +14 i furti in abitazione (da 48 a 62).


Durante il periodo di riferimento sono state emesse 2.957 ordinanze di cui 572 per eventi di Ordine Pubblico. Sono stati svolti 6.302 servizi di Ordine Pubblico e sono state impiegate 9.743 unità di elementi territoriali, di cui 4.842 dei Reparti inquadrati e 1.404 del Reparto Prevenzione e Crimine.


Nel periodo preso in esame in riferimento alle attività legate all’attuale situazione pandemica sono state controllate 621.777 persone di cui 1.586 sono state sanzionate, 19 denunciate. Sono stati controllati 90.849 esercizi pubblici e attività, di questi 702 sono stati sanzionati, e 26 sottoposti a chiusura.


Notevole è stato l’impegno nell’ordine pubblico per fronteggiare manifestazioni, sempre più frequenti a causa del disagio e dello stato di crisi determinato dall’emergenza sanitaria.


Ad esse vanno aggiunte le iniziative dei movimenti di ispirazione anarchica attivi oltre che sul fronte della situazione pandemica, anche su quello cosiddetto anti carcerario e No Tav, come nella recente occasione della ripresa dei lavori di sondaggio geognostico a cura della società Italfer propedeutici alla progettazione della circonvallazione ferroviaria di Trento. La menzionata formazione antagonista ha partecipato alle numerose iniziative di dissenso poste in essere dal Comitato No Tav Trento, in particolare, lo scorso 23 gennaio, alcuni referenti del comitato No Tav Trento ed un gruppo di anarchici locali, hanno effettuato una estemporanea protesta presso il cantiere di sondaggio di Via della Spalliera con due attiviste entrate nel cantiere e con una di esse che è riuscita a salire sulla trivellatrice, in quel momento non operativa. L’iniziativa ha causato alcuni scontri con le Forze dell’Ordine e le militanti anarchiche sono state accompagnate in Questura per essere denunciate.


In ambito provinciale sono state arrestate e denunciate complessivamente: 134 persone arrestate, cui 43 per stupefacenti; denunciate 1727. L’attività di polizia giudiziaria per la lotta allo spaccio di droga ha portato al sequestro di: 318,61 grammi di eroina; 1501,15 grammi hashish, 2077,45 grammi marijuana e 380 grammi droghe sintetiche.


PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO
Le richieste di soccorso pubblico pervenute al “NUE 112” sono state complessivamente 13.896. Nel corso delle attività sono poi state identificate (unitamente alle Polizie di specialità, Stradale e Ferroviaria) 76.869 persone, di cui 14.969 extracomunitari e verificati complessivamente e 36.144 veicoli su strada.
Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio sono stati, altresì, sequestrati 75 veicoli e ne sono stati rinvenuti 5 rubati.


OPERAZIONI DI MAGGIORE RILIEVO ESEGUITE NEL PERIODO DI OSSERVAZIONE
APRILE 2021
Personale della Squadra Mobile ha denunciato un cittadino ucraino pluripregiudicato, in quanto resosi responsabile, nei mesi di marzo ed aprile, di almeno 8 furti in esercizi pubblici del centro cittadino, compiuti con effrazione e nelle ore notturne.
"OPERAZIONE BAD LAND”
Nell’ambito di una complessa attività di indagine denominata Operazione ‘BAD LAND’ la Squadra Mobile ha eseguito 5 arresti per il reato di “concorso in acquisto e illecita detenzione ai fini di vendita di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana”.
Nel corso dell’attività investigativa, sono state individuate due cellule criminali composte da soggetti di nazionalità italiana e da cittadini albanesi e rumeni che acquistavano, detenevano e spacciavano sostanze stupefacenti principalmente nella città di Trento.
L’attività investigativa, ha permesso di individuare il luogo adibito a base logistica e la modalità con cui avveniva lo spaccio attraverso l’utilizzo di WhatsApp e Telegram, servendosi dell’opzione di autodistruzione della chat.
DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
La Squadra Mobile ha denunciato un cittadino macedone per il reato di maltrattamenti in famiglia perpetrati per anni nei confronti della moglie. Ascoltata la figlia è stata accolta anche la denuncia di quest’ultima per il reato di minacce gravi, che ha fatto emergere una condizione pregiudizievole per il nucleo famigliare, rendendo necessario l’intervento dei servizi sociali incaricati di collocare la giovane e la mamma in una struttura non nota all’indagato.
• ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PER SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE
La Squadra Mobile durante un servizio antidroga, ha arrestato un cittadino nigeriano per il reato di spaccio. L’uomo è stato colto in flagranza, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Trento, perché trovato in possesso di 30.92 gr. lordi di eroina, occultati all’interno del corpo. L’uomo alla vista degli operatori, mentre scendeva da un treno proveniente da Verona, ha cercato di nascondersi dietro ad alcuni passeggeri, per evitare il controllo. Raggiunto e sottoposto al controllo, durante il quale si è dimostrato nervoso e insofferente, al sopraggiungere di personale cinofilo della GdF, è stato portato in questura dove ha confessato di aver ingerito degli ovuli di sostanza stupefacente. Condotto presso il locale nosocomio, e sottoposto a visite mediche ed esami radiologici è emerso, che 3 ovuli che contenevano complessivamente, 30,92 gr lordi di eroina erano occultati all’interno del suo corpo. Durante l’attività di polizia sono stati sequestrati anche 100€ in contanti, proventi di probabile attività di spaccio.
MAGGIO 2021
MINORENNI DENUNCIATI PER LESIONI NEI CONFRONTI DI UN ALTRO MINORE
La Squadra Mobile ha denunciato due minorenni per il reato di lesioni nei confronti di un altro minorenne. Tutto è emerso quando la vittima si è presentata in Questura per esporre formale denuncia/querela, per l’aggressione subita. Nell’esposizione dei fatti il giovane ha raccontato di essere stato picchiato violentemente dai due aggressori e che dell’accaduto ha immediatamente messo a conoscenza l’equipaggio di una pattuglia della Squadra Volante, che ha provveduto ad accompagnarlo presso il pronto soccorso del locale nosocomio per le cure mediche. Gli aggressori sono stati identificati dalla vittima attraverso la visione di album fotografici.
ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PER DETENZIONE DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO
Nell’ambito di una specifica attività di Polizia Giudiziaria, conseguente ad alcune segnalazioni di residenti, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino italiano colto nella flagranza del reato di cui all’art. 600 quater comma 2 del C.P. ovvero “Detenzione di materiale Pedopornografico, aggravato per l’ingente quantità di materiale detenuto”. L’uomo è stato trovato in possesso, salvati sul proprio cellulare, di 381 immagini pedopornografiche, 140 video e 31 documenti contenenti ulteriori immagini sempre a carattere pedopornografico.
ed esami radiologici è emerso, che 3 ovuli che contenevano complessivamente, 30,92 gr lordi di eroina erano occultati all’interno del suo corpo. Durante l’attività di polizia sono stati sequestrati anche 100€ in contanti, proventi di probabile attività di spaccio.
MAGGIO 2021
MINORENNI DENUNCIATI PER LESIONI NEI CONFRONTI DI UN ALTRO MINORE
La Squadra Mobile ha denunciato due minorenni per il reato di lesioni nei confronti di un altro minorenne. Tutto è emerso quando la vittima si è presentata in Questura per esporre formale denuncia/querela, per l’aggressione subita. Nell’esposizione dei fatti il giovane ha raccontato di essere stato picchiato violentemente dai due aggressori e che dell’accaduto ha immediatamente messo a conoscenza l’equipaggio di una pattuglia della Squadra Volante, che ha provveduto ad accompagnarlo presso il pronto soccorso del locale nosocomio per le cure mediche. Gli aggressori sono stati identificati dalla vittima attraverso la visione di album fotografici.
ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PER DETENZIONE DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO
Nell’ambito di una specifica attività di Polizia Giudiziaria, conseguente ad alcune segnalazioni di residenti, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino italiano colto nella flagranza del reato di cui all’art. 600 quater comma 2 del C.P. ovvero “Detenzione di materiale Pedopornografico, aggravato per l’ingente quantità di materiale detenuto”. L’uomo è stato trovato in possesso, salvati sul proprio cellulare, di 381 immagini pedopornografiche, 140 video e 31 documenti contenenti ulteriori immagini sempre a carattere pedopornografico.
La Squadra Mobile, unitamente al personale della locale sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica, ha arrestato un cittadino pachistano che era stato già ammonito dal Questore di Trento, perché resosi responsabile di aggressione con un coltello nei confronti della moglie in stato di gravidanza, e per averle fatto subire ripetuti maltrattamenti, anche alla presenza dei figli minorenni, anch’essi vittime di violenze fisiche.
ARRESTI IN FLAGRANZA DI REATO PER SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE
La Squadra Mobile, durante un servizio interforze finalizzato alla repressione del traffico/spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato, in flagranza per il reato spaccio, tre cittadini nigeriani ed uno libico. I predetti, seduti in una panchina di Piazza Dante, venivano sorpresi mentre distribuivano della sostanza stupefacente, ai clienti che si avvicinavano per l’acquisto. Gli operatori presenti sul posto coadiuvati anche da equipaggi della Squadra Volante, hanno fermato e successivamente arrestato in flagranza i quattro stranieri sequestrando 39.96 gr. di hashish e 0.44 gr. di eroina.
LUGLIO 2021
ARRESTO PER RAPINA
Nel mese di luglio la Squadra Mobile ha arrestato per i reati di rapina, tentata rapina, estorsione e lesioni personali un uomo italiano.
Le indagini che hanno preso il via a seguito di alcune rapine avvenute in città nel corso del mese di giugno 2021 tra cui anche una spaccata ad un chiosco di vendita al dettaglio di frutta e verdura, hanno consentito di identificare l’uomo quale autore di tre rapine, due tentate ed una consumata, di un’estorsione e del delitto di lesioni personali conseguentemente ad aggressioni di occasionali passanti, finalizzate alla sottrazione ed impossessamento di denaro o beni di valore. L’uomo, pluripregiudicato e noto alle Forze dell’Ordine è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale.
AGOSTO 2021
ARRESTO PER REATI INERENTI LO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
La Squadra Mobile, congiuntamente a due equipaggi del RPC Milano, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio volto alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, a Trento in Piazza della Portela, ha arrestato un cittadino nigeriano per il suddetto reato. L’arresto è avvenuto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Trento nell’ambito dell’operazione “Predatori” della Sezione Narcotici di questa Squadra Mobile.
ARRESTO IN FLAGRANZA PER SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE
La Squadra Mobile unitamente al nucleo civico di Trento, ha arrestato un cittadino nigeriano resosi responsabile del reato di spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto è avvenuto in Piazza della Portela mentre l’uomo cedeva della droga ad un tossicodipendente noto alle Forze dell’Ordine. Contestualmente sono stati sequestrati 4 involucri di eroina, 2.34 grammi di hashish, e 400€ in contanti.
SETTEMBRE 2021
ARRESTO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
La Squadra Mobile, con la collaborazione dei collaterali di Treviso, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a carico di un cittadino moldavo, del divieto di avvicinamento alla propria ex moglie emessa dal Tribunale di Trento, per i reati di maltrattamenti reiterati di cui agli ex artt. 572 , 612 bis, 582, e 576 c.p..
FEBBRAIO 2022
ARRESTO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA LESIONI E MINACCE GRAVI
La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP di Trento nei confronti di un cittadino italiano, già indagato per maltrattamenti in famiglia aggravati da lesioni e minacce gravi nei confronti della convivente. Dell’esecuzione dell’ordinanza sono stati informati i Servizi Sociali competenti per territorio ed i Carabinieri di Trento per il concorso nei controlli dell’osservanza della misura cautelare.
ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
La Squadra Mobile, nel corso di un servizio interforze finalizzato alla repressione del crimine diffuso, ha sorpreso ed arrestato in flagranza un cittadino tunisino per il reato di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo è stato fermato a bordo di un veicolo parcheggiato davanti alla stazione dei treni, mentre cedeva 1,35 grammi di cocaina al conducente del mezzo. All’interno del veicolo è stata rinvenuta della sostanza stupefacente e circa 1220€ in contanti sicuro provento dell’attività delittuosa.
MARZO 2022
ARRESTO PER FAVOREGGIAMENTO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
La Squadra Mobile al termine di un’attività investigativa, svolta anche con il supporto di attività tecniche, ha arrestato una cittadina brasiliana per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in abitazione. La donna reclutava giovani prostitute e transessuali di origine sudamericana dislocandoli in vari appartamenti del capoluogo. Nel corso dell’indagine è emerso che la donna, percettrice di un reddito di cittadinanza, ha privato della libertà personale un transessuale richiudendolo in una stanza dell’abitazione e sottraendogli il passaporto per impedirgli di allontanarsi.
I NUMERI
POLIZIA ANTICRIMINE
- AVVISI ORALI: 25
- PROPOSTE SORVEGLIANZA SPECIALE DELLA P.S.: 3
- PROVVEDIMENTI DASPO: 1
- AMMONIMENTI PER VIOLENZA DOMESTICA 81
- AMMONIMENTI PER STALKING: 50
- RIMPATRI CON FOGLI DI VIA OBBLIGATORI: 21
• POLIZIA AMMINISTRATIVA E SOCIALE
- PASSAPORTI RILASCIATI: 10435
- CERTIFICATI PER L’ESPATRIO - MINORI 15 ANNI: 512
- AUTORIZZAZIONI DI POLIZIA
NUOVI RILASCI PORTO D’ARMI PER DIFESA PERSONALE: 630
RINNOVI ANNUALI PORTO D’ARMA DIFESA PERSONALE: 1796
CARTA EUROPEA ESPORTAZIONE ARMI: 198
PORTO D’ARMI USO CACCIA E/O SPORTIVO: 2344
PORTO D’ARMI PER DIFESA PERSONALE: 81
PORTO D’ARMI PER GUARDIE GIURATE: 35
DECRETO NOMINA GUARDIE GIURATE: 91
NULLA OSTA PER ATTIVITÀ DI VOLO SPORTIVO: 60
PROVVEDIMENTI DI CHIUSURA EX ART. 100: 3
REVOCHE DETENZIONI ARMI: 32
REVOCHE PORTI D’ARMA: 26
SOSPENSIONI LICENZE PORTI D’ARMA: 1
• UFFICIO IMMIGRAZIONE
- AUTORIZZAZIONE AL SOGGIORNO: 12751
- PERMESSI DI SOGGIORNO PER LAVORATORI STAGIONALI: 2152
- RIGETTI ALLE AUTORIZZAZIONI AL SOGGIORNO: 228
- N.O. AI RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI: 536
- DECRETI DI ESPULSIONE: 97
- ORDINE DI ALLONTANAMENTO: 91
- PERSONE ACCOMPAGNATE ALLA FRONTIERA O CIE: 23
L’attività svolta dalla Polizia Stradale, articolata in questa Provincia nella Sezione di Trento e Distaccamenti di Predazzo, Cles, Malè e Riva del Garda, è:
- PATTUGLIE DI VIGILANZA STRADALE EFFETTUATE: 4513
- PATTUGLIE DI SCORTA EFFETTUATE: 117
- PATTUGLIE DI POLIZIA GIUDIZIARIA: 81
- INCIDENTI STRADALI RILEVATI: 291 (DI CUI 5 CON CONSEGUENZE MORTALI)
- CONTROLLI AL TASSO ALCOLEMICO EFFETTUATI: 20581
Nell’ambito dei controlli di polizia stradale, svolti anche dalle Squadre Volanti ed altri uffici di Polizia:
- CONTRAVVENZIONI ELEVATE: 7196
- PATENTI DI GUIDA RITIRATE: 350
- CARTE DI CIRCOLAZIONE RITIRATE: 197
• POLIZIA FERROVIARIA
L’attività svolta dalla Polizia Ferroviaria, che in questa Provincia si articola in Sottosezione Polfer di Trento e Posto Polfer di Rovereto, ha condotto a: 91 scorte a bordo treno: 69 pattuglie automontate di vigilanza lungo le linee ferroviarie; 1 minore rintracciare; 32 contravvenzioni rilevate al regolamento polizia ferroviarie.
• POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI
Complessivamente l’attività espletata dal personale ha determinato l’adozione dei seguenti provvedimenti:
-- TBYTE MATERIALE SEQUESTRATO N. 1576 GB
Si segnalano, inoltre, le operazioni di particolare rilievo, condotte nel periodo in riferimento:
Luglio 2021
A seguito di perquisizione è stato tratto in arresto un uomo residente in provincia trovato in possesso di ingente quantitativo di materiale pedopornografico;
Settembre 2021
Personale di questo Compartimento, a seguito di un’articolata indagine svolta in concorso con personale dell’Arma dei Carabinieri di Rovereto, ha arrestato un indagato per prostituzione, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenni;
Novembre 2021
In esito a complesse attività di indagine condotte anche al di fuori del territorio provinciale è stato arrestato un uomo resosi responsabile di svariate condotte truffaldine in rete ai danni di innumerevoli vittime sull’intero territorio nazionale;
Anno 2021
Nel corso dell’anno scolastico, pur in costanza della nota emergenza epidemiologica, sono stati realizzati interventi di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi con l’uso improprio della rete e delle nuove tecnologie di comunicazione digitale a favore di studenti, insegnanti e famiglie.
In tali occasioni, realizzate prevalentemente in modalità videoconferenza, sono stati raggiunti circa 9.100 studenti, oltre 1.200 studenti e circa 700 genitori.
Per quanto attiene all’attività di prevenzione la Polizia Postale di Trento ha assicurato un’opera di costante e incisivo monitoraggio nei confronti di circa 5.700 siti web potenzialmente legati ad attività eversive di matrice interna ed internazionale nonché alle note circostanze emergenziali di carattere sanitario e alle minacce cibernetiche scaturenti anche dalle conseguenze del recentissimo conflitto bellico russo-ucraino.
Nel periodo aprile 2021 –marzo 2022 sono state condotte n.15 attività di indagine volte all’individuazione dei responsabili di tentativi di estorsione condotti mediante accesso abusivo a sistemi informatici ai danni di rilevanti realtà imprenditoriali ed attività commerciali operanti in ambito provinciale. In tale contesto sono stati sottoscritti quattro protocolli di intesa con altrettanti Operatori di Servizi Essenziali (O.S.E.) presenti in provincia come contributo alla protezione delle infrastrutture critiche e all’incremento dei livelli di sicurezza delle reti e dei sistemi informatici delle aziende strategiche operanti sul territorio locale.
• SICUREZZA LACUALE IN RIVA DEL GARDA
L’attività svolta ha portato al conseguimento di: 295 soccorsi a persone, natanti ed imbarcazioni; 34 controlli ad unità navali; 7 assistenza a regate veliche; 4 contravvenzioni alle leggi marittime
• CENTRO ADDESTRAMENTO ALPINO DELLA POLIZIA DI STATO DI MOENA
Nell’ambito dell’attività specialistica del Centro Addestramento Alpino di Moena sono stati effettuati complessivamente n.

5182 interventi di soccorso sicurezza in montagna, anche con l’ausilio delle unità
cinofile e della squadra di soccorso alpino, tra cui: 4187 interventi di soccorso per incidenti con gli sci, di cui 8 con conseguenze mortali; 821 interventi di soccorso per incidenti con gli snow board, di cui 1 mortale; 174 altri interventi di soccorso.
Infine - in relazione alla Legge Provinciale 7 del 21 aprile 1987 e successive modifiche ed integrazioni, sono state contestate 167 violazioni amministrative (disciplina delle linee funiviarie e delle piste da sci), da parte del personale in servizio di "Sicurezza e soccorso in montagna".
La squadra cinofila ha effettuato 4 ricerche di persone disperse a causa di valanghe e 4 ricerche di persone disperse in superficie.


I PREMIATI
• MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO CIVILE
ASSISTENTE CAPO TECNICO DELLA POLIZIA DI STATO IN QUIESCENZA FULVIO TOMASI
Soccorreva un motociclista che, a seguito di incidente stradale, subiva l’amputazione di un arto. Lo stesso chiamava i soccorsi e con una corda bloccava la perdita di sangue. DRO, 07 SETTEMBRE 2014.
• ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA AL MERITO CIVILE
ASSISTENTE CAPO DELLA POLIZIA DI STATO IN QUIESCENZA NICOLA MANFRINI
Libero dal servizio, unitamente ad altri, salvava un uomo che aveva attuato propositi suicidi gettandosi nelle acque del fiume Adige. BORGO SACCO, 17 APRILE 2012.
• PROMOZIONE PER MERITO STRAORDINARIO
Risultati conseguiti da personale appartenente al Gruppo Sportivo FIAMME ORO della Polizia di Stato, in occasione della 24° edizione dei giochi olimpici invernali, svoltisi a Pechino dal 4 al 20.02.2022:
- Assistente Capo Luca DE MANINCOR;
- Agente Scelto Tommaso DOTTI;
- Agente Nadia DELAGO;
• ENCOMIO SOLENNE
Risultati conseguiti da personale appartenente al Gruppo Sportivo FIAMME ORO della Polizia di Stato, in occasione della 24° edizione dei giochi olimpici invernali, svoltisi a Pechino dal 4 al 20.02.2022:
- Agente Scelto David BOSA;
- Agente Nicole DELLA MONICA;
- Agente Matteo GUARISE;
- Agente Daniel GRASSL.
Altri atleti del medesimo Gruppo Sportivo, che hanno ricevuto riconoscimenti premiali, non sono presenti alla cerimonia in quanto impegnati in manifestazioni sportive di categoria.
• ENCOMIO SOLENNE
Assistente Michele MINOTTO
attività di Polizia Giudiziaria con arresto in flagranza di un responsabile dei reati di rapina, sequestro di persona, resistenza a P.U. ed altro – BRESCIA 20 FEBBRAIO 2018
OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA
Disarticolazione di un sodalizio criminale dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con arresto di cinque soggetti
ENCOMI:
Vice Questore Salvatore ASCIONE;
Assistente Capo Coordinatore Sandro BORTOLINI;
OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA
Individuazione e disarticolazione di un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di stupefacenti, estorsioni e riciclaggio. TRENTO 22 FEBBRAIO 2018
ENCOMI:
Ispettore Superiore in quiescenza Emilio BAILONI;
LODI:
Vice Questore Salvatore ASCIONE;
Sovrintendente Capo in quiescenza Tarcisio OSTI.
LODE
Vice Questore Tommaso NIGLIO
coordinava una operazione di P.G. con emissione di provvedimenti restrittivi e denunce in stato di libertà nei confronti di soggetti responsabili dei reati di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio. AVEZZANO 27 SETTEMBRE 2017
• LODE
Agente Scelto Almerigo DI MARTINO
espletava una attività di P.G. che si concludeva on l’arresto in flagranza di due pregiudicati resisi responsabili dei reati di rapina a mano armata, ricettazione ed altro. FIRENZE 24 AGOSTO 2018


DISCORSO DEL QUESTORE ALBERTO FRANCINI
Buongiorno a tutti voi e grazie per la vostra presenza a nome di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato.
Un saluto affettuoso al sig. Commissario di Governo, prefetto Gianfranco Bernabei.
Sig. Presidente della Provincia, Sig. Vicesindaco, nel ringraziarvi per la vostra presenza desidero rappresentarvi come la Festa della Polizia non è una festa autoreferenziale o ancor peggio corporativa. La Polizia di stato è un’istituzione aperta alla cittadinanza e che vive con essa nel tessuto sociale in cui opera e al cui servizio concorre insieme ad altri soggetti. Tramite voi, quindi, desidero far giungere, anche a nome di tutti i miei collaboratori, un saluto affettuoso a tutti i cittadini di Trento e della sua provincia.
Grazie ancora per la loro presenza all’ arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, al Sen. De Bertoldi, ai vertici delle magistrature e agli altri rappresentanti istituzionali.
Un saluto riconoscente ai familiari dei nostri colleghi che nel corso degli anni sono deceduti in servizio
Un saluto speciale e un abbraccio fraterno ai colleghi dell’ ANPS che sono sempre al servizio della collettività con iniziative preziose anche in termini di volontariato e di protezione civile.
Un saluto cordiale ai rappresentanti delle altre Forze di Polizia, nazionali e locali. In particolare al colonnello della Guardia di Finanza Mario Palumbo che oggi era indisponibile e al colonnello dei Carabinieri Matteo Ederle con i quali ho una forte intesa e colleganza, grazie anche all’ opera di coordinamento del nostro Prefetto.
Ringrazio per la sua presenza il comandante regionale della GdF generale Zelano
Un saluto affettuoso e un arrivederci ai colleghi che nel corso di quest’ anno hanno raggiunto la meritata pensione, ma che fanno comunque sempre parte della grande famiglia della Polizia di Stato.
Grazie ai sindacati di polizia per la loro opera di vigilanza, ma anche di stimolo alla corretta gestione del personale. Oggigiorno il personale è la risorsa più preziosa di ogni organizzazione e una costruttiva dialettica con i sindacati si traduce in una migliore efficacia del servizio.
Consentitemi anche un saluto e un ringraziamento al mio vicario Di Ruscio, che merita pienamente e a breve la promozione a questore, perché è e sarà anche da questore una risorsa per l’Amministrazione della pubblica sicurezza
Un abbraccio affettuoso alle donne e agli uomini della Polizia di Stato di questa provincia e alle loro famiglie. Oggi è la nostra festa.
Festeggiamo quest’ anno il 170° anniversario della Polizia di Stato.
Gradirei dividere questo mio intervento in due parti. Una prima dedicata ad un brevissimo excursus storico della polizia italiana e una seconda parte dedicata ad alcune considerazioni sullo stato della sicurezza e sull’ azione della Questura in questa provincia nell’ ultimo anno.
L’ Amministrazione della Pubblica Sicurezza, cioè la direzione strategica e operativa della sicurezza del nostro paese, un sistema fondato sul Ministro dell’ Interno e sulle Autorità di P.S. cioè il Prefetto e poi, col passare del tempo, anche il Questore, nasce nel 1848 e da allora, ininterrottamente fino ad oggi, ha mantenuto la responsabilità della sicurezza e dell’ ordine pubblico in Italia, anche durante i periodi bellici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
Qualche anno più tardi, nel 1852, si pensa di costituire un Corpo di Polizia, da affiancare al Corpo dei Carabinieri reali, ma che dipendesse esclusivamente dalle Autorità di P.S. Nasce il Corpo delle Guardie di P.S. di cui oggi, appunto, festeggiamo il 166° anniversario essendo quel Corpo il lontano progenitore dell’ attuale Polizia di Stato.
Le date non sono casuali.
Il 1848, infatti, è l’anno che segna una fortissima discontinuità politico istituzionale col passato. Un anno rivoluzionario in gran parte d’ Europa, tanto che ancora oggi si usa come modo di dire: “faccio succedere un 48”.
Il nostro Stato, o meglio quello Stato che poi diventerà l’ Italia, cioè il Regno di Piemonte, diventa finalmente, proprio nel 1848, uno stato liberale, una Monarchia Costituzionale, con una Costituzione, la prima Carta costituzionale italiana, lo Statuto Albertino, a tutela delle libertà e dei diritti fondamentali del cittadino.
Da quel momento ci siamo stati sempre, a presidio della legalità, dell’ ordinata e civile convivenza e, particolarmente negli ultimi decenni, a presidio delle liberta’ e dei diritti costituzionalmente garantiti. In qualsiasi momento della tumultuosa, caotica e in molti casi drammatica vita nazionale, noi ci siamo stati, nel bene e nel male.
Ci siamo stati in occasione dell’ Unità d’ Italia. Ci siamo stati a cavallo tra l’ Ottocento e il Novecento in particolare per gestire la piazza in un periodo di grande crisi dovuta alla trasformazione economico-sociale del nostro paese.
In quel periodo Crispi volle accentrare al Ministero dell’ Interno la competenza delle varie polizia municipali creando il Corpo delle Guardie di Città, nel quale confluì anche il Corpo delle Guardie di P.S.
Ci siamo stati all’ indomani della Grande Guerra, allorquando il Corpo delle Guardie di Città cambiò denominazione in Regia Guardia di P.S.
Ci siamo stati allorquando il regime fascista dopo appena pochi anni di vita sciolse la Regia Guardia e ricreò su nuove basi il Corpo degli Agenti di P.S., dandogli uno status civile. Pur informato a criteri ideologici ispirati al fascismo, mai questo Corpo divenne una polizia di regime e anzi, grazie al mitico e potentissimo Capo della Polizia Arturo Bocchini, riuscì a mantenere un certo grado di autonomia dai vertici fascisti, rimanendo subordinato solo al capo del governo Mussolini, al quale pure esprimeva con schiettezza le sue opinioni.
Ci siamo stati quando quel regime ebbe la necessità di garantire la sicurezza negli sconfinati territori dell’ Impero. Fu creata la PAI, acronimo di Polizia Africa Italiana. Un esempio di corpo di polizia modernissimo e di ispirazione anglosassone. Esperimento finito con la fine dell’ Impero e del regime fascista e ricondotto, nell’ immediato dopoguerra, nei ranghi del ricostituito e militarizzato Corpo delle Guardie di P.S.
Ci siamo stati, negli anni 50, purtroppo con atteggiamento spiccatamente repressivo, a garantire nelle piazze la sopravvivenza di una fragile, neonata repubblica particolarmente esposta alle tensioni della “Guerra Fredda”. Quella connotazione particolarmente repressiva, l' intervento dei famigerati celerini nelle situazioni difficili di o.p., non ha certamente giovato alla simpatia popolare, ma era imposta in quel periodo storico da superiori contingenti interessi di conservazione nazionale e istituzionale ed il Corpo si è sacrificato agli stessi.
E poi negli anni 60/70 con atteggiamento molto meno repressivo a contenere gli effetti della contestazione del 68. Il sacrifico nelle piazze di tanti poliziotti e carabinieri che spesso erano bersaglio oggettivo della rabbia dei manifestanti verso un mondo abbondantemente superato e da abbattere, ci valse anche la comprensione e la simpatia di Pierpaolo Pasolini che disse apertamente di preferire quei servitori dello stato, quasi sempre figli di umili classi sociali, a tanti più agiati studenti molti dei quali manifestavano solo per strumentalizzazione politica.
Ci siamo stati nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, pagando, come è noto, un altissimo sacrificio anche in termini di vite umane.
Ci siamo stati e ci siamo ancora quando finalmente, con la storica riforma del 1981, che crea la Polizia di Stato nella quale confluiscono sia il Corpo delle Guardie che il vecchio ruolo dei Funzionari civili della P.S., la legittimazione dell’azione di polizia si ribalta dall’ alto verso il basso, dallo Stato apparato allo Stato cittadino. Da quasi 40 anni, dunque, siamo una polizia che ha un solo alto riferimento: la salvaguardia dei diritti fondamentali e delle libertà del cittadino, oltre che, ovviamente, la tutela della legalità. Una polizia democratica nel suo DNA, che ogni giorno è realmente e ideologicamente al servizio della gente. Ed in questa radicale trasformazione un ruolo assolutamente fondamentale lo hanno sicuramente giocato i sindacati di polizia, che garantiscono costantemente, all’ interno della Polizia di Stato, una gestione trasparente e aperta alle legittime istanze dei lavoratori di polizia.
E’ in questo processo hanno avuto un ruolo determinante due fattori di importanza decisiva: la sindacalizzazione del personale di polizia e l’afflusso massiccio e generalista delle donne nella Polizia di Stato. La scienza dell’amministrazione è assolutamente concorde nel ritenere che la migliore gestione di ogni organizzazione complessa deve poter contare su una differenza di genere 50/50 in tutti gli ambiti dell’organizzazione, ma specialmente nelle sue componenti di leadership. Oggi questa percentuale per il ruolo direttivo e dirigenziale è prossima ad essere raggiunta.
La seconda parte del mio intervento, indirizzata idealmente a tutti gli abitanti di questa provincia, soprattutto per il tramite dei loro rappresentanti istituzionali, in primo luogo i Sindaci, è dedicata allo stato della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Innanzitutto voglio sottolineare che la Questura, la Polizia, complice una certa letteratura, la filmografia, la fiction, nell’immaginario collettivo si occupa solo di reati, criminali, indagini, arresti, ecc.
La Questura, invece, impiega gran parte delle sue risorse in indispensabili attività di carattere burocratico amministrativo, nelle licenze in materia di armi e mestieri pericolosi, nella gestione dell’immigrazione e nei permessi di soggiorno per gli extracomunitari, nelle pratiche per i passaporti. Quest’ anno abbiamo rilasciato più di 10.000 passaporti, una media di 50 al giorno, oltre 12.000 permessi di soggiorno. E a questo proposito devo ringraziare la Provincia Autonoma che non fa mancare il suo aiuto in termini di ausilio di risorse umane. Poi la polizia si occupa di misure di prevenzione, del controllo delle persone sospette, dei collaboratori di giustizia, degli ammonimenti, dei Daspo sportivi.
La Questura ha soprattutto la responsabilità dell’ordine pubblico ed è presente in ogni manifestazione pubblica piccola o grande che sia per vigilare sulla sicurezza degli stessi manifestanti e degli altri cittadini che con la manifestazione nulla hanno a che fare. Anzi il core business della Questura è proprio il governo delle manifestazioni sotto il profilo dell’ordine pubblico e il suo compito è quello di tutelare le libertà e i diritti inviolabili del cittadino a cominciare dal diritto di riunione e di manifestazione del pensiero e di mediarli con altri diritti costituzionalmente protetti. Poi ci sono le attività informative della Digos che servono al Ministro dell’Interno e al Governo per essere costantemente informati sul grado di tenuta politico-sociale dell’azione dell’Esecutivo.
Poi ci sono le Specialità della Polizia di Stato. La Stradale, la Postale, La Ferroviaria, ognuna con una competenza primaria o addirittura esclusiva nei settori di riferimento. La Scuola di Moena con i suoi specialisti della sicurezza in montagna e con il settore delle Fiamme Oro., la Squadra Mobile. I commissariati di Rovereto e Riva del Garda i cui dirigenti sono anche Autorità locali di p.s nei comuni di riferimento.
Poi sicuramente c’è anche tutto il settore dell’attività investigativa e repressiva svolta in sinergia con le altre Forze dell’ordine e sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria inquirente.
Sul versante della criminalità predatoria e del disordine urbano credo che Trento, pur non essendo un’isola felice, rappresenti ancora una città e una provincia con un altissimo grado di sicurezza reale e percepita, come dimostra anche la sua posizione di testa in tutte la classifiche sugli indici di qualità della vita. Questo è merito innanzitutto della correttezza civica e sociale dei suoi cittadini e della gestione oculata e fattiva di tante istituzioni pubbliche e private, a cominciare dalla Provincia Autonoma, dai Sindaci, dal Commissariato di Governo, dalle associazioni di volontariato, dalle associazioni di categoria, dalla magistratura. E poi c’è il decisivo ruolo storico che ha in questa provincia, anche da un punto di vista storico etico-culturale, il clero con la guida dell’autorevolissimo Arcivescovo, Ecc. Lauro Tisi.
Le Forze di Polizia fanno bene la loro parte in un contesto sostanzialmente sano e le maggiori azioni di ordinarie di contrasto si hanno soprattutto nei confronti del fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Tuttavia non mancano preoccupazioni su concreti tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata.
Trento è una città e una provincia piena di iniziative imprenditoriali soprattutto nel settore primario, in quello turistico e in quello tecnologico.
Situata su un asse, quello del Brennero, che negli ultimi 40 anni è diventato la direttrice principale dei collegamenti con la Mittle Europa, Trento è fisiologicamente esposta alle attenzioni di interessi criminali di varia natura.
Dunque non può meravigliare che ci sia un tentativo, per ora ancora non pervasivo, di infiltrazione di ben noti sodalizi criminosi nel suo tessuto imprenditoriale e commerciale, attraverso più o meno sofisticate alchimie di natura economico-finanziarie.
Peraltro, su questo versante l’attenzione delle Forze di Polizia è particolarmente alta, grazie anche alla mano esperta e pervicace della locale procura distrettuale antimafia che coordina ogni indagine della polizia giudiziaria.
Anche l’attenzione delle associazioni di categoria e della politica locale deve mantenersi alta, segnalando ogni iniziativa anche vagamente sospetta che avviene sul territorio all’ apposito desk creato dalla procura, oppure alle Forze di polizia di competenza.
A questo proposito, io personalmente, nelle visite che ho fatto a quasi tutti i Sindaci di questa provincia, ho raccomandato loro di essere vigili e di segnalare ogni presenza atipica che si avverta sul proprio territorio. E questo non solo nella loro funzione di Autorità locali di p.s., ma anche nella loro veste di Primi cittadini che hanno ovviamente a cuore l’integrità morale e il buon nome della propria città.
E sollecitando la stessa corda sensibile ho raccomandato sempre ai Sindaci la massima attenzione anche su altro gravissimo aspetto criminale che affligge questa provincia come il resto del territorio nazionale: la violenza di genere.
I dati che abbiamo su questo fenomeno sono solo la punta di un iceberg purtroppo molto più diffuso nella società italiana. Infatti solitamente il dato emerge solo quando la violenza è già stata perpetrata, vanificando in larga misura l’intervento di prevenzione speciale dell’ammonimento del questore.
Infatti, l’atteggiamento culturale antico che contraddistingue la cultura e la società del nostro paese circa la sacralità e il rispetto dell’intimità familiare, oggi credo che non sia più possibile permettercelo. La società postindustriale degli ultimi 30 anni ci evidenzia dinamiche e assetti familiari profondamente diversi rispetto al passato, con situazioni di grave instabilità all’interno delle famiglie. Questa instabilità spesso genera forte conflittualità che sfocia sempre più frequentemente nella patologia della violenza di genere di vario tipo (psicologico, economico, fisico). Purtroppo,lLa violenza resta a lungo nascosta nel chiuso della riservatezza familiare fino a quando non sfocia nelle tragedie delle quali quotidianamente abbiamo notizia anche attraverso i media. A mio avviso non c’è altro modo per incidere sul fenomeno che sfondare il muro della riservatezza familiare e coinvolgere quanti più soggetti possibili nella segnalazione agli organi specializzati di situazioni anche solo sospette. Saranno poi questi organismi e la Polizia di Stato ha personale altamente qualificato per questo scopo, a verificare se tali dinamiche conflittuali rientrino nel fisiologico evolversi della vicenda familiare, ovvero rappresentino, anche in nuce, un elemento prodromico a fattispecie criminali. La legge sulla violenza di genere del 2013 lo prevede. Bisogna solo cambiare il nostro atteggiamento culturale.
Un’ultima osservazione sulla necessità di rendere sempre più sicura questa provincia, anche nell’orizzonte dei grandi eventi che qui si svolgeranno nei prossimi mesi e anni attraverso reti altamente performanti di controllo digitale. Io credo che in questa provincia, prima che in altre parti d’ Italia si potrebbe arrivare a quella polizia 4.0 che consentirebbe alla polizia di essere sul luogo del reato prima che esso avvenga. Potrebbe sembrare un affermazione fantascientifica, ma vi posso assicurare che gli strumenti tecnologici già esistono. Bisogna solo comprenderli, realizzarli, gestirli secondo la norma e adoperarli nel modo più efficace.
La Polizia di Stato è come sempre al fianco della società civile, ma nessuno si illuda che contro le infiltrazioni mafiose e in generale contro le illegalità basti un'azione di contrasto dell'apparato preventivo e repressivo dello Stato che pure esiste e che è forte. La lotta alla criminalità comune e organizzata passa da una vigilanza costante sul fenomeno da parte di tutte le altre istituzioni e soprattutto della società civile.
Cari cittadini trentini, non delegate mai totalmente ad altri la vostra e l’altrui sicurezza. Pretendete massima attenzione e rigore dalle Istituzioni preposte, ma ogni cittadino faccia la sua parte attiva e proattiva in termini di legalità.
Occorre aggiornare la vecchia spocchiosa esclamazione di Luigi XIV ai suoi nobili riottosi “Lo stato sono io” con una affermazione più moderna e attuale “lo Stato siamo noi”.
La Polizia di Stato ci sarà sempre e insieme a tutti voi continueremo a garantire sicurezza e qualità della vita a questa magnifica Provincia", questore Alberto Francini

Ultimo aggiornamento: 12/04/2022 15:11:53
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