Trento - È accorato l’appello che le imprese fornitrici di materiale sanitario, aderenti a Confcommercio Trentino, lanciano alla politica, e in particolare alla Provincia Autonoma di Trento, affinché si ponga rimedio alla tassazione payback riproposta dal Decreto Aiuti Bis. Sul tavolo c’è la tenuta dell’intero sistema sanitario trentino e la sopravvivenza di decine di aziende, con il pericolo concreto di perdita di centinaia di posti di lavoro.
Si avvicinano le scadenze per l’attuazione del payback sulle forniture di Dispositivi Medici (il meccanismo per cui le imprese fornitrici si trovano costrette a pagare, senza averne alcuna responsabilità, gli sforamenti di spesa sanitaria delle Regioni e delle Province Autonome) e il Governo non ha ancora assunto alcuna decisione, mettendo così a rischio l’intero Sistema Sanitario Nazionale.
Fifo Sanità, la Federazione italiana fornitori ospedalieri aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, ha ribadito il rischio concreto di un’imminente mancanza di dispositivi medici e servizi a supporto negli ospedali e lancia l’allarme per l’intera tenuta del settore.