Ponte di Legno - Due impianti di risalita, cinque stazioni per le cabinovie, un rifugio, un parcheggio e 10 km di nuove piste da sci. Sono queste le opere che il Comune di Ponte di Legno intende realizzare al Tonale Occidentale, passando per il Monte Tonale Occidentale, ideale collegamento sia con la Val di Viso verso la Valtellina che con gli impianti del Trentino, in Valbiolo, come si evince dal progetto. Si tratta di interventi siti all’interno del territorio del Parco dell’Adamello, proprio nel punto in cui questo si collega con l’area protetta più grande delle Alpi: il Parco dello Stelvio.
"In tempi di variazioni climatiche così impressionanti dove per primi i ghiacciai non vengono risparmiati dalle alte temperature, si ipotizzano nuovi impianti sciistici, per assecondare un turismo che lascia per gran parte dell’anno luoghi anonimi e paesaggi deturpati – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Una situazione resa ancora più anacronistica se si pensa che tutto ciò potrebbe avvenire per realizzare nuove piste a medio-bassa quota e per di più esposte a sud. Anziché tutelare territori fragili, si fa di tutto per sfruttarne ogni centimetro sapendo che nei prossimi anni quelle piste saranno sempre meno utilizzabili e, in ogni caso, dovranno essere innevate artificialmente, con alti sprechi di energia e acqua".
"Le opere comporteranno estesi diboscamenti e il probabile danneggiamento delle trincee della prima guerra mondiale, classificate di interesse archeologico, conseguenza dello sbancamento per collocare le stazioni della cabinovia e la movimentazione di migliaia di metri cubi di terre e rocce in una zona di rischio valanghe a “elevata o molto elevata pericolosità”.