L’assessore ha detto che vanno stimolate le scuole per ripristinare le settimane bianche, spesso dimenticate e ha espresso la volontà di dare sostanza a questo ddl.
Il proponente, in replica, ha affermato che il segnale che si vuole mandare è che lo sci non è solo uno sport, ma un mezzo forte per legate le comunità alla montagna.
Aperta la discussione generale sul ddl riforma del settore turistico
Si è aperta poi la discussione generale sul ddl 53 dell’assessore sul riordino del sistema turistico. L’assessore ha affermato che la crisi Covid rende ancor più necessaria la riforma perché quest’ultima ha accelerato i cambiamenti del settore già in atto da tempo. Uno dei cardini del ddl è la chiarezza dei ruoli, evitando frammentazione e sovrapposizioni. Ma l’obiettivo che principale è quello di mettere il turista al centro. Serve quindi qualità, a partire dell’ospitalità che verrà potenziata con l’introduzione del coaching e potenziando la formazione. C’è poi la valorizzazione delle esperienze e dei prodotti locali. L’apporto pubblico rimane presente con la Marketing che deve fare la promozione con l’articolazione delle Agenzie territoriali. Ma, ha detto l’assessore, nessuno sarà lasciato indietro, tutti gli operatori avranno un’Apt di riferimento; Apt che saranno più forti e efficienti. Che le Apt siano 9 o 10 non cambia nulla, ha aggiunto, anche perché nei prossimi anni il numero scenderà comunque. Per quanto riguarda l’identità di valle e i piccoli, questa riforma non li ostacola, anzi li aiuta sotto tutti gli aspetti offrendo loro strutture forti e agili. Ogni territorio potrà avere pari dignità e servizi. L’obiettivo delle Agenzie è lo sviluppo dei prodotti inter ambito e saranno gli attori che si muoveranno in raccordo con i territori e la provincia. Le Agenzie, ha affermato inoltre, sono necessarie come braccio operativo pubblico che servirà a aumentare la qualità dell’offerta e della stessa vita dei residenti. Non porteranno ad aumenti di burocrazia perché si tratta di articolazioni della Trentino Marketing che potrà così avvicinarsi ai territori, interrompendo così una tendenza accentratrice che dura da tempo. Tm che dovrà ristrutturarsi che tornerà ad essere guidata da un cda e sarà autonoma da Trentino sviluppo. Sulla stagione estiva in corso, ha concluso l’assessore, i numeri, rispetto alle prospettive cupe di marzo, dimostrano che si potranno avere sorprese positive e che, in questi mesi, si è vista, per una percentuale che va dal 50 all’80%, una clientela nuova.
Riforma necessaria, ma non si doveva fare in questo momento
Dalla minoranza è stato detto che le resistenze, come nel caso dell’Apt nuova come quella di Ledro, sono comprensibili anche se il turismo trentino ha bisogno di un cambio di passo qualitativo e ambientale. All’assessore, sempre dai banchi dell’opposizione, è stata riconosciuta la buona volontà al confronto sulla riforma con i territori, ma, è stato ricordato da un consigliere, di fronte a fatti traumatici come la pandemia non si dovrebbero modificare gli assetti perché è come aprire un cantiere sulla spiaggia di Torbole il 14 agosto. Cantiere magari necessario, ma che viene aperto nel momento sbagliato. Sul brand Trentino è stato fatto uno sforzo di promozione, ma che richiede una politica che investa tutti gli ambiti della vita nella nostra provincia. Importantissima, poi la carta del paesaggio e del territorio e qui servono risorse per investire sulla qualità del territorio: riducendo i boschi e aumentare prati e verde. Sul traffico sui passi si devono creare alternative sul modello di quello che è stato fatto, in collaborazione con il comune e Trentino trasporti, in val di Rabbi. Sugli orsi serve attenzione perché questa specie ha assunto un valore simbolico e con questa presenza si deve convivere. La tassa di soggiorno, inoltre, potrebbe diventare un elemento per pensare nuovi strumenti di sviluppo del territorio. E’ stato toccato infine il tema della presenza del capitale pubblico nelle funivie di Pinzolo e Folgarida - Marilleva che permetterebbe di costruire una grande società unica per un’area straordinaria come quella del Brenta.