Trento - Nel terzo trimestre di quest’anno, gli effetti dell’emergenza da Covid-19 sulle attività economiche sono stati piuttosto contenuti e i dati riferiti all’indagine congiunturale del periodo luglio-settembre – curata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento – mettono in evidenza una situazione di recupero, rispetto ai trimestri precedenti, che però interessa in maniera molto differenziata i vari comparti economici.
La ripresa è abbastanza significativa per i servizi alle imprese (+4,0%), che crescono anche a causa di una maggiore richiesta determinata dall’emergenza (pulizia, sanificazione), per il commercio all’ingrosso (+2,0%) e per le costruzioni (+1,6%). Il manifatturiero e il commercio al dettaglio presentano una dinamica stagnante (-0,3%), mentre continuano a soffrire i trasporti (-3,8%), a causa della diminuzione dei traffici oltrefrontiera. Tra i settori più colpiti dall’emergenza figura il comparto ricettivo, che perde complessivamente il 20,4% del fatturato a causa dell’andamento ancora non soddisfacente del mese di luglio e della riduzione delle presenze straniere, compensata solo in parte da una crescita di quelle nazionali nel mese di agosto. Male anche bar-ristoranti (-17,5%), settore che in parte dipende dalle presenze turistiche, e attività sportive e di intrattenimento (-24,3%). Meno negativa, ma pur sempre significativa la perdita del comparto dei servizi alla persona
(-10,3%).
Complessivamente, nel trimestre considerato si registra una variazione di fatturato del -3,3%. Per quanto riguarda la domanda interna da fuori provincia, si riscontra una ripresa moderata, mentre continuano a contrarsi le esportazioni (-2,9%), seppur su valori più contenuti rispetto a quelli dei mesi precedenti.
Dal punto di vista occupazionale, considerando la proroga a marzo 2021 del blocco dei licenziamenti, i dati non sono ancora particolarmente indicativi della situazione di crisi.