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Sondrio, violenza contro le donne

Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Tavolo di sensibilizzazione della Rete interistituzionale, coordinata dal Comune di Sondrio, ha concluso la due giorni dedicata alle scuole che ha accolto 23 classi di studenti degli istituti superiori. Il "Salone delle studentesse e degli studenti" si è svolto a Sondrio, nella sede di Confartigianato Imprese, ieri e oggi, e, per la prima volta, verrà replicato a Bormio, in collaborazione con l'Istituto Alberti, venerdì 28 novembre, per altre otto classi. Complessivamente gli studenti coinvolti sono circa 600.

Le novità dell'edizione 2025 non si limitano al doppio appuntamento, a Sondrio e a Bormio, ma interessano anche il campo degli organismi che incontrano ragazzi e ragazze. Per la prima volta, infatti, sono presenti i soggetti che si occupano dell'uomo autore di violenza, Udepe, Cuav e Casa Circondariale di Sondrio, ai quali si aggiungono, come negli anni scorsi, Comune di Sondrio, Ats Montagna, Ufficio Scolastico Territoriale, Asst Valtellina e Alto Lario, Questura, Carabinieri, Casa Rifugio cooperativa Altravia, Casa rifugio Colce, Associazione Argonaute, Centro Antiviolenza Il Coraggio di Frida, Servizi sociali, Ordine degli Avvocati, Cgil e Cisl.
Una rappresentanza molto numerosa a inquadrare il fenomeno in tutti i suoi aspetti, con i differenti ruoli svolti a sostegno delle vittime, in grado di fornire ai ragazzi un quadro complessivo della rete di soggetti coinvolti.

A dare il benvenuto è stato l'assessore Raffaella Volpatti, con deleghe ai Gemellaggi, alle Politiche giovanili, alle Pari opportunità, alle Politiche dei tempi e ai Servizi demografici, che si è rivolta ai ragazzi invitandoli a porre attenzione ai piccoli segnali, a non sottovalutarli e a intervenire, potendo contare su un aiuto concreto, su più livelli. «Il fenomeno è purtroppo presente anche nella nostra valle - commenta l'assessore Volpatti - e riguarda tutti, donne e uomini. Agire sui ragazzi è fondamentale poiché consente di intercettare i comportamenti a rischio sin dalle loro prime manifestazioni, che appaiono spesso poco allarmanti e che quindi vengono ignorate. Sia che li riguardi in prima persona sia che coinvolgano amici o conoscenti, è importante che i segnali vengano compresi per adottare le dovute contromisure e, se necessario, chiedere aiuto. I ragazzi si sono dimostrati molto interessati e alcuni di loro, in separata sede, hanno esposto le loro preoccupazioni. Come capofila della Rete antiviolenza - conclude - abbiamo constatato l'interesse delle scuole e ci siamo impegnati ad allargare l'iniziativa a Bormio per agevolare la partecipazione degli studenti dell'Alta Valle».
Ultimo aggiornamento: 26/11/2025 11:44:27
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