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Regione Lombardia: Servizio Sanitario Nazionale

Il Governatore: Quel modello non funziona più, un tavolo per rivedere la legge istitutiva

MILANO - Un tavolo tecnico con rappresentanti di tutte le Regioni per rivedere la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale.
È la proposta avanzata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la riunione della Conferenza delle Regioni.

“Ringrazio il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, per aver accolto la richiesta di inserire il tema all’ordine del giorno – ha dichiarato Fontana intervenendo alla seduta di questa mattina –. Lo scenario attuale è profondamente mutato rispetto al 1978, anno in cui fu istituito il Servizio Sanitario Nazionale.
Siamo consapevoli che quel modello, da solo, non è più in grado di rispondere in modo adeguato ai bisogni sanitari di oggi e del futuro”.

“Sono convinto – ha aggiunto – che la Conferenza delle Regioni rappresenti il contesto ideale per elaborare una proposta condivisa di riforma, capace di rispondere alle nuove esigenze della popolazione, come l’aumento delle cronicità e le sfide epidemiologiche e demografiche sempre più complesse, al di fuori dalle logiche di contrapposizione politica”.

“Durante la pandemia – ha ricordato Fontana – le Regioni hanno già dimostrato di saper collaborare con efficacia: in sole 24 ore siamo riusciti, grazie al lavoro dei nostri tecnici, a definire le linee guida per la riapertura delle attività. In questo caso servirà certamente più tempo, ma l’urgenza è evidente. Occorre agire al più presto per restituire fiducia ai cittadini e garantire un futuro solido al nostro sistema sanitario”.

“Purtroppo – ha osservato – la sanità viene spesso strumentalizzata politicamente, quando invece dovrebbe essere al riparo da logiche ideologiche e di partito. Il rischio concreto è quello di accompagnare il sistema verso un lento declino. Assistiamo ormai a un costante incremento della domanda sanitaria, che cresce più velocemente dell’offerta: in Lombardia, lo scorso anno, le prestazioni sono aumentate del 2%, ma la domanda è cresciuta del 36%, senza cause epidemiche a giustificarla. Questo evidenzia l’urgenza di un intervento deciso sull’appropriatezza delle cure”.

Fontana ha concluso informando che scienziati, medici e studiosi lombardi si sono già messi a disposizione per contribuire alla definizione di una proposta di riforma da condividere con le altre Regioni. La Conferenza si è riservata di valutare la proposta avanzata e di istituire un tavolo di lavoro dedicato, con l’obiettivo di elaborare un documento da sottoporre al Governo.
Ultimo aggiornamento: 30/07/2025 18:22:34
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