Fermare le guerre. Rivendicare la pace. E’ con questo duplice obiettivo che molte trentine e trentini che non si rassegnano alle guerre e alla violenza parteciperanno alla Marcia Perugia Assisi questa domenica, 12 ottobre. In queste settimane sono state numerose le persone che hanno contattato il Forum trentino per la pace che con Cgil Cisl Uil e Acli organizza dei pullman per partecipare alla marcia. Ad oggi le iscrizioni sono state 200, a queste se ne aggiungono un ulteriore centinaio che scenderà in Umbria con il viaggio organizzato dalle Acli Viaggi. Un gruppo di giovani partirà anche dalla Val di Fiemme.
Le manifestazioni di queste settimane dimostrano che la società civile è molto scossa per i massacri che stanno avvenendo nel mondo. A cominciare da quello a Gaza, ma non solo. C’è l’Ucraina dove si assiste ad una preoccupante escalation delle violenze e un altro centinaio guerre. Di molte si parla poco, ma tutte hanno effetti devastanti sulla popolazione civile.
In questo scenario di forte preoccupazione e con la sensazione che le politiche di riarmo contribuiscano a spingere l’umanità sull’orlo di un pericoloso precipizio, più che favorire una reale difesa della popolazione, la Marcia Perugia Assisi definisce un orizzonte diverso. “Al mondo dell’inevitabile, della guerra inevitabile, della corsa al riarmo inevitabile, dello scontro inevitabile, della competizione inevitabile, delle disuguaglianze inevitabili, dello sfruttamento inevitabile noi rispondiamo con la fraternità e l’amicizia sociale”, si legge sull’appello dei promotori.
Domenica sono previsti quattro pullman in partenza dal Trentino, e nello specifico da Trento (ex Zuffo) alle 3 del mattino con tappa a Rovereto (casello autostrada); da Borgo Valsugana (autostazione) alle 2,15 del mattino, da Arco (parcheggio alla Sarca – Caneve) alle 2,45.
Il rientro è programmato in tarda serata.
L'appello dei sindacati: "Domenica 12 ottobre 2025 Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità Imagine all the people Immagina tutte le persone vivere insieme in pace In un tempo buio, che uccide la fiducia e la speranza, noi vogliamo suscitare un sogno, antico e moderno: “il sogno di una società fraterna”. In un mondo devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere, mentre lo scontro di interessi alimenta spietate guerre di ogni genere che si accaniscono ferocemente contro bambini, donne, malati e anziani, in un mondo intriso di violenza, pieno di muri e confini, mentre si accelera un’incontrollata corsa al riarmo, di fronte ai segni sempre più marcati della “terza guerra mondiale”, noi vogliamo reagire con “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale”. In un pianeta in fiamme, in un mondo in guerra, noi vogliamo spingerci in una direzione e in un mondo diverso.
Al mondo dell’inevitabile, della guerra inevitabile, della corsa al riarmo inevitabile, dello scontro inevitabile, della competizione inevitabile, delle disuguaglianze inevitabili, dello sfruttamento inevitabile noi rispondiamo con la fraternità e l’amicizia sociale.
La fraternità è l’alternativa alla guerra: l’altro orizzonte possibile. Noi lo vogliamo immaginare, sognare, desiderare e costruire.
Facciamolo assieme!"