COMO - Il vescovo, cardinale Oscar Cantoni, presiede il rito di ordinazione diaconale di tre seminaristi, che nel giugno 2026 saranno consacrati preti, e due diaconi permanenti. I diaconi hanno scelto, come motto per la loro ordinazione, un versetto del Salmo 103: “La mia gioia è nel Signore”.
Sono stati ordinati:
Giovanni Ballerini, 31 anni, della parrocchia di Olgiate Comasco (Co). Svolgerà il ministero diaconale nella comunità San Giovanni Paolo II di Cuveglio.
Daniel Degli Esposti, 25 anni il prossimo 15 ottobre, è della parrocchia di Lomazzo (Co). Svolgerà il ministero diaconale nella comunità di Casnate con Bernate.
Carlo Tettamanti, 26 anni il prossimo 22 settembre, è della parrocchia di Civello in Villaguardia (Co). Svolgerà il ministero diaconale nella comunità pastorale di Albate e Muggiò.
I diaconi permanenti sono:
Marco Roncaioli, della parrocchia San Martino di Castione Andevenno (So), sposato con Martina, papà di tre bambine, insegnante ed educatore (Istituto Salesiano - Sondrio);
Raul Vanzulli, della parrocchia San Bartolomeo, di Manera (Co), sposato con Cinzia, impiegato.
OMELIA
LA MIA GIOIA È NEL SIGNORE (Sal 103)
Cari ordinandi diaconi
"Vi siete presentati alla Diocesi attraverso un manifesto che annuncia la vostra ordinazione diaconale con un titolo programmatico, che esprime chiaramente il vostro stato d'animo, la parte più profonda e più vera di voi stessi. Si tratta di una acclamazione del salmo 103: "La mia gioia è nel Signore".
La gioia di Dio non è certo una gioia effimera e passeggera, una gioia semplicemente umana, conquistata dalle vostre mani operose.
Piuttosto vi è donata dallo Spirito santo e siate certi che Egli continuerà ad alimentarla, giorno per giorno nel corso del vostro ministero.
È la gioia che lo Spirito Santo elargisce a chi segue il Signore Gesù e dispone tutto sé stesso per annunciarlo e per servire i fratelli.
E poiché la gioia è diffusiva e incontenibile, non è solo vostra, ma anche di tutti noi, discepoli del Signore, delle vostre famiglie, dei vostri amici, delle vostre comunità parrocchiali, di quanti sono presenti a questa celebrazione, compresi i molti ragazzi e i giovani che riconoscono in voi degli “uomini felici”. Felici di esservi donati per sempre a Cristo e ai fratelli nella Chiesa di Dio che è in Como.
Nei nostri tempi non è facile trovare “uomini felici”, molti lo desidererebbero e per questo cercano affannosamente la gioia attraverso tanti surrogati, che illudono e poi deludono.
Voi, invece, sperimentate la gioia del Signore crocifisso e risorto, Colui che ci ha amati e ha donato tutto sé stesso per noi.
Così, seguendo Lui, avete constatato che la vera gioia è frutto di una vita donata, di un impegno condiviso, di un servizio offerto, ciascuno utilizzando i doni ricevuti, essendo membra gli uni degli altri.
La grazia di Dio ha preparato a poco a poco, voi, Giovanni, Daniel e Carlo, al dono di voi stessi negli anni di formazione in seminario e ha sorretto voi due coniugati, Marco e Raul, attraverso la vostra vita di famiglia e professionale.
Non vi sorprende allora la legge evangelica che riconosce il primato e la bellezza di chi serve, a differenza della legge mondana, che riserva invece onore e gloria a chi si fa servire.
Chi è colmo della gioia del Signore sceglie e usa volentieri e senza sosta la via del servizio, a imitazione del Maestro che non è venuto per farsi servire, ma per servire i fratelli, donando loro la vita. Prendete l'abitudine di farvi carico dell'impotenza altrui, di prendervi cura delle altrui necessità, con la disponibilità a simpatizzare con gli altri, ad averne compassione, a riconoscersi tutti accomunati nella sofferenza. Imparate a comprendere e a valorizzare le ricchezze dell'altro, considerandolo non con indifferenza o con timore, ma come fattore di crescita.
Cari amici, vi auguro di far consistere la vostra gioia più grande nel compimento del vostro ministero.
Siate certi che lo Spirito Santo, che vi viene donato con l'imposizione delle mie mani, non esaurirà mai la sua forza creatrice e sempre consolante. Anche nei momenti di fatica lo Spirito Santo non permetterà che la vostra gioia interiore venga meno, dal momento che i doni di Dio sono inesauribili", cardinale Oscar Cantoni