PEIO (Brescia) - Alla scoperta della montagna sostenibile. A
Peio si è svolta la
giornata conclusiva del progetto di
ApT Val di Sole dedicato alla cura del territorio: l’iniziativa ha richiamato a 2mila metri di quota famiglie, bambini e comunità. Al mattino i piccoli esploratori sono protagonisti di una stimolante caccia al tesoro. Il pomeriggio ha invece offerto momenti di confronto con esperti sul turismo consapevole e sul rapporto tra ospiti e residenti

Una caccia al tesoro tra i boschi, un aperitivo in rifugio e un pomeriggio di confronto sul futuro del turismo alpino. Così si è concluso domenica, al
Pejo Kinderland, il
progetto Doiman promosso dall’
ApT Val di Sole: un’intera giornata che ha portato a 2.000 metri di quota famiglie, bambini e comunità locali, intrecciando divertimento, socialità e consapevolezza sull’ambiente.
La mattinata è stata dedicata al gioco: squadre di piccoli esploratori –
120 gli
iscritti – hanno seguito indizi e prove creative, scoprendo i cinque verbi chiave del Manifesto Doiman (rallenta, scegli, conosci, abbraccia, rispetta), pensati per tradurre in gesti quotidiani un nuovo approccio alla montagna. Poi, al
Rifugio Scoiattolo, spazio alla convivialità con un aperitivo condiviso davanti ai panorami dolomitici.
Il pomeriggio si è invece aperto alla riflessione. La giornalista
Cristina Nadotti, autrice del libro Il turismo che non paga, ha avvertito:
“Il turismo che non programma e non si accorge che il contesto è cambiato è destinato a non durare. È mutato il clima, è cambiato il modo di accedere a certi luoghi. Il cambiamento climatico impone innovazioni anche in montagna: alcune località non potranno più contare sul turismo sciistico nazionale così com’è configurato adesso”.