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Arco, custodire l’olivicoltura nell’Alto Garda trentino

ARCO (Trento) - L’olivicoltura in Trentino si estende su circa 500 ettari: una realtà limitata a livello nazionale, ma di grande valore grazie all’elevata qualità dell’olio extravergine prodotto, alla partecipazione attiva degli olivicoltori e al ruolo paesaggistico e turistico che gli oliveti rivestono nel territorio gardesano.

«La situazione dell’olivicoltura nell’Alto Garda anche quest’anno è particolarmente preoccupante -spiega l’assessora di Arco Chiara Parisi -per questo già a inizio settembre abbiamo avviato un dialogo tra i principali attori del settore, la Fondazione Edmund Mach, l’Università di Trento e l’assessorato provinciale, coinvolgendo i Comuni dell’Alto Garda con l’obiettivo di costruire un momento di confronto territoriale con i portatori di interesse prima dell’avvio della raccolta delle olive.
Un tavolo di lavoro, un confronto territoriale per il futuro dell'olivaia nell'Alto Garda, non aperto al pubblico, che si svolge nel pomeriggio di domenica 5 ottobre all’auditorium di Palazzo dei Panni con il convegno dal titolo «Custodire l’olivicoltura nell’Alto Garda trentino».

Lo scopo dell’incontro (non aperto al pubblico) è duplice: da un lato condividere un’analisi aggiornata delle difficoltà che il settore olivicolo sta attraversando, dall’altro costruire insieme possibili proposte e soluzioni per sostenere il reddito dell'olivicoltore, preziosa branca economica, e per far risaltare il valore ambientale del territorio. Al termine sarà redatto un breve sunto delle riflessioni e proposte emerse che sarà inviato all’assessorato provinciale competente, per richiedere un confronto e un supporto concreto.

«L’iniziativa, patrocinata dall’Associazione nazionale città dell’olio e dai Comuni dell’Alto Garda, intende dunque favorire la rete tra istituzioni, tecnici, olivicoltori e comparto turistico -aggiunge l’assessora Parisi- con l’auspicio di rafforzare un settore strategico non solo dal punto di vista agricolo produttivo, ma anche culturale e paesaggistico. Quello che ci preme è anche far sapere agli olivicoltori che ci siamo, prendiamo in carico il problema e cerchiamo delle soluzioni».

Il programma della giornata: introduzione ai lavori a cura di Chiara Parisi, assessora del Comune di Arco; “Costi di produzione dell’olivo e proposte per valorizzare il comparto dell’olivicoltura”, relazione di Tommaso Pantezzi, Centro di trasferimento tecnologico Fem; "Valenza economica e paesaggistica dell’olivo nell’Alto Garda trentino”, relazione di Roberta Raffaelli, Dipartimento di economia e management dell’Università di Trento; confronto aperto con i partecipanti
Ultimo aggiornamento: 29/09/2025 17:41:35
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