BRENO (Brescia) - Un segno di speranza e di pace: questo desidera offrire alla comunità la giornata di
sabato 8 novembre, quando, grazie all’impegno del Comune di Breno, Acli bresciane con il Circolo Acli di media e alta Valcamonica, Kpax, parrocchia e Casa Giona, verrà festeggiato il progetto di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati: “Breno città aperta”.

L’appuntamento è alle 15 al palazzo della cultura a Breno, dove sarà piantumato l’ulivo che il Circolo Acli media e alta Valcamonica ha ricevuto in dono lo scorso giugno, durante la Fest’Acli provinciale dedicata ai festeggiamenti per gli 80 anni di fondazione delle Acli bresciane: in quell’occasione tutti i 71 Circoli delle Acli bresciane hanno ricevuto in dono una pianta di ulivo che, nel corso dei mesi successivi, è stata messa a dimora in luoghi significativi per le comunità di riferimento di ciascun Circolo.
Sabato sarà la volta il Circolo di media e alta Valcamonica, che dona alla cittadinanza di Breno il simbolo della pace e della speranza.
Alla cerimonia saranno presenti Pierangelo Milesi, vice presidente nazionale delle Acli, il presidente di K-Pax Carlo Cominelli, don Giovanni Isonni e Monsignor Pattino Clementi rispettivamente curato e parroco al tempo dell’avvio del progetto nel 2004, insieme a sindaco e vicesindaco dell’epoca Edoardo Mensi e Pierfranco Angeloni. Con loro ci saranno l’attuale parroco don Marco Marella e il sindaco di oggi Alessandro Panteghini. Saranno anche portate alcune testimonianze sull’origine e sviluppo del progetto da parte di sacerdoti, amministratori fondatori, operatori e rifugiati. Invitati anche i sindaci dei Comuni limitrofi che hanno sostenuto progetto.
Alle 16, presso la chiesa di Sant’Antonio, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Di nessuno” della scenografa Francesca Romano ispirata alle migrazioni, visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 fino a sabato 22 novembre.
La giornata si chiuderà con un momento conviviale e rinfresco.