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Resistenza in Concarena, successo della passeggiata a Cerveno e seconda uscita del gruppo folk "I Luf"

Cerveno - Grande successo delle manifestazioni del 25 aprile. I Comuni di Cerveno, Lozio e Malegno, l'Anpi, l'associazione nazionale alpini di Cerveno, Lozio e Malegno, l'associazione Fiamme Verdi di Valle Camonica, il comitato permanente per la celebrazione del 25 aprile e la Pro loco valle di Lozio hanno organizzato ieri la passeggiata lungo i sentieri della resistenza della Concarena che ha visto l'adesione di centinaia di persone. L

L'inizio in mattinata con tappa a Lozio, Malegno e Cerveno e nel pomeriggio il gruppo folk "i Luf" hanno tenuto il concerto sull'ultimo album. C'' stato spazio anche per le celebrazioni del 25 aprile con il ricordo di partigiani e l'intervento dei sindaci.

resistenza a Cerveno (1)

Il gruppo Folk "I Luf" hanno debuttato in tour 2015 al teatro San Filippo di Darfo venerdì sera e ieri a Cerveno (Brescia) . “Terra e Pace, 1915 – 2015 Cent’anni di gratitudine” possiede infatti la forza della tradizione, i ricordi e le emozioni che essa racchiude e allo stesso tempo l’energia del rock e del folk che ha sempre contraddistinto i lupi. I Luf sono grati al proprio “branco”, il fedelissimo fans club che ormai conta centinaia d’iscritti e che sta crescendo giorno per giorno.

A distanza di un anno dal successo di “Mat e Famat” tornano i Luf con “Terra e Pace”, uno speciale album in occasione dei cent’anni trascorsi dalla grande guerra. Con questa vera e propria perla musicale viene data nuova vita a storici canti alpini, rivisitandoli in chiave folk-rock, in perfetto stile “luffico”.

Sul Cappello, Ta Pum, La Tradotta. Chi nella vita non ha sentito almeno una volta questi canti alpini. Canzoni che rievocano, da un lato i periodi bui della nostra storia, e dall’altro la nostra infanzia.
Racconti dei soldati che durante la prima guerra mondiale, hanno combattuto per la libertà di una nazione intera, storie e melodie che il tempo ha cementato nella testa e nel cuore di tutti.
Canzoni che però, troppe volte sono relegate ad ambienti e occasioni ufficiali, commemorative, lontane dalla vita di tutti i giorni. E’ nata da qui l’idea di realizzare un cd, “Terra e Pace”, che contenesse alcuni tra i canti più belli della tradizione e che allo stesso tempo avesse la forza della musica popolare.

Il progetto è sbocciato davanti ad un piatto di polenta e un bicchiere di vino. Al tavolo: Tino Manzoni, dell’associazione ‘Soffia nel Vento’ di Bergamo, Dario Canossi, leader dei Luf e il cantante Massimo Priviero.

Come per magia, parlando dell’imminente centenario della grande guerra, è natresistenza a Cerveno (2)a l’idea di rivisitare in chiave folk-rock, i canti della tradizione alpina e non solo. Detto fatto. Tra una data e l’altra dell’ultimo tour estivo (più di 40 concerti in tutta Italia, numerosi sold out e oltre 50.000 spettatori), i Luf sono entrati in sala d’incisione, il Mixaglia Studio di Missaglia in provincia di Lecco, e assieme all’amico Massimo Priviero hanno dato vita a otto canzoni meravigliose: ‘Sul cappello’, ‘O Gorizia tu sei maledetta’, ‘In cima al Tonale’, ‘La tradotta’, ‘Addio mia bella addio’, ‘Era una notte che pioveva’, ‘O Angiolina bela Angiolina’, ‘Ta Pum’.

Ecco quindi fondersi, le melodie malinconiche dei cori di montagna, con l’energia della musica folk-rock, suonata dai Luf con una profondità mai sentita prima. La potenza di batteria, basso e chitarre, l’allegria di violino e fisarmonica, l’irriverenza del banjo; il tutto a supporto di due voci possenti e caratteristiche come quelle di Dario Canossi e Massimo Priviero.

Un disco che sorprende, ricco di suoni acustici e dagli ambienti allo stesso tempo raffinati e potenti. Registrato in presa diretta, mixato con grande maestria dal giovane Simone Pirovano e poi masterizzato a Londra, nello studio forse più famoso al mondo, dal talentuoso Stefano Civetta, fisarmonicista dei Luf ora in Inghilterra.

Il disco, contiene altre quattro canzoni, ‘Fiore amore disertore’ e ‘Barbos, barbel, barbù’ dei Luf, ‘La strada del Davai’ di Massimo Priviero e una sua personalissima interpretazione del ‘Il testamento del Capitano’. Le immagini e la grafica come sempre sono state magistralmente curate da Moreno Pirovano e dallo studio “Zampe Diverse”.
Ultimo aggiornamento: 27/04/2015 01:12:02
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