Per quasi un'ora l'attore milanese Luigi Ottoni, armonie di Dante Borsetto, ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico che ha gremito la chiesetta e ricordato quanto accadde un secolo fa sulle montagne tra Lombardia e Trentino, in particolare sull'Adamello (video a fondo articolo).
L'OPERA DEL POETA LANGELLA - La vana e coraggiosa fatica dei singoli chiamati a lottare contro forze più grandi di loro è oggetto della breve e intensa raccolta poetica di Giuseppe Langella, spinto all’impresa dalla consuetudine con i luoghi che furono teatro di alcuni tra i più drammatici eventi della guerra e sollecitato dall’incontro con l’artista camuno Edoardo Nonelli, autore della scultura Croce, realizzata assemblando reperti bellici, a volte anche solo frammenti, dotati comunque di grande suggestione, dove vennero scavate trincee e dove i soldati furono chiamati a sforzi sovrumani.
LA RAPPRESENTAZIONE - L'attore Luigi Ottoni ha iniziato con la lettura di una poesia di Giuseppe Langella, poi ha raccontato quanto accadde durante la Grande Guerra sulle montagne, in particolare le condizioni in cui vivevano i soldati e durante lo spettacolo ha richiamato anche gli scritti di Carlo Emilio Gadda che descrisse le condizioni in cui vivevano gli alpini durante la prima guerra mondiale e soprattutto criticò gli scarponi che dopo alcuni giorni in cui venivano calzati erano da buttare. L'attore Luigi Ottoni ha raccontato l'abnegazione degli alpini italiani. Al termine dello spettacolo un lungo applauso da parte del pubblico nei confronti di Luigi Ottoni e le armonie di Dante Borsetto.
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