PONTE DI LEGNO (Brescia) – Il solito Bahrami. Solito, nel senso che non tradisce mai. Anche il Concerto di Ferragosto che ha chiuso il minifestival musicale inserito nella rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna” 2025, affidato al suo estro, è stato un successo: applausi convinti da parte del pubblico in Sala Paradiso, con il quale ogni anno il pianista di origine iraniana ha un feeling particolare.

Eppure il programma scelto in questa occasione era piuttosto innovativo, seppur sempre nel segno di Bach, di cui Ramin Bahrami è straordinario cultore e interprete. Le “Sieben toccaten”, le Sette Toccate per tastiera BWV 910-916, rappresentano infatti una novità o quasi nella sua proposta musicale. L’esecuzione di Ponte di Legno è stata la sua seconda in assoluto, due mesi dopo la prima a Bologna.
Composte durante gli anni formativi di Bach, in applicazione allo Stylus phantasticus appreso durante un viaggio-studio a Lubecca del 1795, le Toccate si distinguono dalle sue opere successive, più strutturate: queste sono caratterizzate da una natura improvvisativa, una sorta di libertà che consente un'ampia gamma di possibilità interpretative, esplorate magistralmente da Bahrami. Del resto è nota la sua capacità di infondere a brani anche complessi un palpabile senso narrativo. Così anche l’esecuzione delle Sette Toccate è diventata un momento di grande coerenza stilistica in questa sorta di dialogo senza tempo con uno dei più grandi compositori della storia di cui vuole essere sempre interprete fedele al testo ma anche innovativo nella proposta.
La serata scandita dalla magia della musica bachiana si è conclusa con la richiesta di bis, soddisfatta con “Gnossiennes”-I del compositore francese Erik Satie, uno dei più vicini all’amato Oriente di Ramin Bahrami.
Di Iran si parlerà ancora stasera (domenica, ore 21:00), nel penultimo appuntamento di “Una montagna di cultura…”. E’ in programma un incontro con Mario Lauro dal titolo “Iran: tra storia e archeologia, tra arte e curiosità”: un viaggio fotografico in un paese dalla tradizione millenaria, diverso dalla sua attuale immagine. La rassegna si concluderà martedì con una serata dedicata al bello del ciclismo, doveroso omaggio ad una zona ricca di salite (Gavia, Mortirolo ecc) che hanno fatto la storia dello sport delle due ruote.