Dopo il museo di Temù (nella foto), che resta un riferimento unico non solo per la provincia di Brescia, ma per l'intera Lombardia, la giunta regionale, su proposta dell'assessore a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Programmazione Negoziata Massimo
Sertori, di concerto con l'assessore all'Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, ha approvato l'ipotesi di accordo di programma che permetterà di realizzare all'interno dell'ex caserma Pedranzini una nuova struttura museale che ospiterà e valorizzerà il ricovero austro-ungarico scoperto in cima al Monte Scorluzzo e tutti gli oggetti di uso quotidiano all'epoca.
"Con la realizzazione di questo museo - sottolinea Sertori - a distanza di cento anni permetteremo di riscoprire le tracce di quei tragici eventi che hanno segnato la storia italiana. Oltre al valore storico e culturale che custodisce, sarà un volano importante per il turismo, settore di cui la provincia di Sondrio e in particolare l'Alta Valtellina hanno fatto una vocazione".
Per Galli la sottoscrizione dell'accordo "è davvero importante. Da un lato è un atto dovuto al valore e al coraggio dei protagonisti di una fra le pagine più drammatiche del primo conflitto mondiale: la Guerra Bianca. Dall'altro si inserisce in un più vasto progetto di valorizzazione del fronte lombardo nella guerra".
Il nuovo museo costerà 2,6 milioni di euro, di cui 1,8 milioni a valere sul bilancio regionale 2019-2021, 400.000 euro sulle risorse del Fondo sociale europeo e 508.000 euro confermati dal Fondo dei Comuni Confinanti.