TRENTO - “
Invisibili”, la
satira che rivela ciò che non si vuole vedere. Si è conclusa a
Palazzo Trentini la
mostra Invisibili,
XXXIII Rassegna internazionale di
satira e umorismo “Città di Trento”, promossa dallo Studio d’arte Andromeda.

La serata di finissage, aperta da un confronto tra il
vincitore Jugoslav Vlahovic e i
giurati Marilena Nardi,
Assunta Toti Buratti e
Marco De Angelis, ha celebrato un’edizione tra le più partecipate degli ultimi anni, segnata da un’ampia risposta internazionale e da un pubblico numeroso e curioso. A portare il saluto della comunità trentina e ringraziare tutti coloro che hanno ideato e partecipato a questa mostra, il presidente del
Consiglio provinciale, Claudio Soini, che ha ricordato che Palazzo trentini apre le porte all’arte e a chi con essa vuole comunicare.
“La satira è arte della comunicazione, uno strumento potente che può far ridere, ma soprattutto fa riflettere. Ed è anche uno strumento per fare polemica sana e intelligente. C’è chi lo fa nascondendosi, magari sui social, e chi invece, come questi artisti, lo fa firmando.
In queste opere ciò che colpisce è il messaggio di una società che guarda l’apparenza e non la sostanza, come”, ha detto riferendosi in particolare al disegno di Andrea Foches “la signora che guarda il giornale con l’annuncio di uno sconto e ignora la persona che con esso si copre dal freddo”.
Complimentadosi con tutti gli artisti, ha auspicato che anche la prossima edizione possa avere lo stesso successo. Alla chiamata di Andromeda hanno risposto 342 artisti provenienti da 56 Paesi, per un totale di 811 opere, di cui 150 selezionate e allestite in un percorso suggestivo ideato da Umberto Rigotti. Un viaggio tra ironia, denuncia e introspezione, dedicato a ciò che la società tende a ignorare: gli “invisibili” del nostro tempo.
La giuria ha premiato il serbo Jugoslav Vlahovic, il secondo premio è stato assegnato all’italiano Andrea Foches, mentre il terzo è andato ad Anna Formilan. Per la sezione Fumetto, ha ricevuto il primo premio l’autore colombiano Omar Figueroa Turcios. Il Premio Speciale Alessandro Alfonsi è andato all’israeliano Sergey Sichenko. Con la chiusura di Invisibili, è stato ricordato, lo Studio d’arte Andromeda conferma la sua vocazione nel promuovere la libertà di pensiero e la forza comunicativa della satira, capace di abbattere confini e restituire voce a ciò che non si vuole vedere. La rassegna resterà aperta al pubblico fino al 2 novembre 2025, offrendo ancora qualche giorno per scoprire, tra le sale di Palazzo Trentini, le molte letture del tema che ha dato il titolo a questa edizione.