In conseguenza di ciò sono state notiziate la locale Procura della Repubblica per la violazione dell’art 2 l. 898/1986, la Regione Lombardia - direzione generale agricoltura e l’organo pagatore regionale per la sanzione amministrativa prevista dal successivo art. 3 e per l’avvio delle azioni di recupero.
L’interessata non è ricorsa ad artifici o raggiri che avrebbero configurato il più grave reato di truffa aggravata ai danni dello Stato ma, considerato che i fondi percepiti senza titolo superano la somma di 5mila euro, la predetta è incorsa comunque in responsabilità penali.
E’ stata altresì interessata la magistratura contabile per l’azione di responsabilità per danno erariale, quantificato in misura pari ai fondi indebitamente percepiti a titolo di “indebito oggettivo”.