Villa Rendena - Dopo
quello grave nella zona di Dro con un climber colpito da una scarica di sassi, altri due interventi di soccorso in Trentino.
Si sono concluse intorno alle 15.30 le operazioni di soccorso in favore di un ventottenne, residente a Pelugo, rimasto coinvolto in un incidente mentre testava insieme al padre un piccolo robot cingolato radiocomandato, nei boschi sovrastanti l'abitato di
Villa Rendena. Il giovane, accortosi di un probabile ribaltamento del mezzo, vi ha posto la mano per rimetterlo in piedi, rimanendovi però incastrato e ferendosi gravemente all'arto. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.30 da parte della compagna del padre, che si trovava sul luogo insieme ai due.

Immediato l'intervento di due operatori della Stazione Val Rendena Busa di Tione del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, portatisi subito sul posto, dove hanno iniziato le prime manovre di soccorso all'arto del giovane con il torniché. La Centrale Unica di Emergenza ha inviato nel mentre un elicottero, a bordo del quale l'infortunato è stato trasportato verso l'ospedale Santa Chiara di Trento.
Ad aiutare nelle operazioni, anche i Vigili del Fuoco di Villa Rendena.
Sempre nel primo pomeriggio - stavolta lungo il sentiero 325, nel Lagorai meridionale - ha avuto luogo un intervento di soccorso per un gruppo di nove giovani escursionisti, impegnati nella discesa da Cima Hoabonti, due dei quali scivolati per diversi metri lungo un canale di neve con salti di roccia, a 1.600 metri circa di quota. A scivolare per prima lungo il canale una ragazza di quindici anni, residente a Pergine, che è ruzzolata per 80 metri circa, procurandosi svariate escoriazioni. Un secondo ragazzo, sedicenne e residente a Vignola-Falesina, ha cercato di arrestare la caduta dell'amica, rovesciando a sua volta per una decina di metri ma fermandosi prima che il canale raggiungesse la massima pendenza. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata anche in questo caso attorno alle 14.30, da parte degli altri componenti del gruppo.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto il supporto dell'elisoccorso di Pieve di Cadore, essendo i velivoli di base a Trento altrimenti impegnati. L'elicottero ha subito individuato i due infortunati, verricellando sul posto l'equipe sanitaria e il tecnico di elisoccorso, i quali, dopo aver prestato ai ragazzi le prime cure del caso, hanno provveduto ad elitrasportarli all'ospedale di Feltre. Nel mentre, una squadra di operatori della Stazione di Pergine del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si portava via terra sui sette ragazzi rimasti illesi, che sono stati dunque riaccompagnati a valle a piedi dai soccorritori.