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Selva Val Gardena, chiuso locale e denunciata proprietaria

Selva Val Gardena - Ancora violazioni di legge a Selva: carabinieri gardenesi chiudono un locale. I militari della Compagnia di Ortisei (Bolzano) con il supporto di quelli della stazione di Corvara, sopraggiunti per il numero elevato di presenti da controllare, stanotte hanno chiuso locale di Selva Val Gardena (Bolzano) che per la terza volta nel 2021 non ha rispettato le regole imposte dalla legge provinciale 4 del 2020 e dalle relative ordinanze presidenziali contingibili e urgenti per il contenimento della pandemia da SARS-CoV-2.


Inoltre i carabinieri erano intervenuti coi colleghi del NAS, con gli ispettori provinciali del lavoro e con la polizia locale di Selva presso un noto locale molto in voga che già lo scorso inverno aveva dato problemi. Durante il controllo – che si era concluso quasi all’orario di chiusura della struttura – la titolare aveva candidamente affermato pubblicamente ai carabinieri che a lei di pagare la sanzione non importava nulla, tanto era ben coperta dall’incasso della serata e che lei avrebbe continuato a far entrare fino a 99 persone, ovvero quelle permesse dalla licenza comunale.


I carabinieri sono ritornati a fare visita al locale gardenese. Conteggiati minuziosamente i presenti, essi erano 133, 34 oltre la licenza “pre-covid” e ben 84 di più rispetto a quanti potrebbero starci nel rispetto delle norme anti-covid. E da qui discende la prima sanzione, per la violazione delle norme sulla capienza.


Inoltre nel locale c’erano tre avventori senza “green-pass” che sono stati sanzionati. Oltre a loro anche la titolare è stata sanzionata per omesso controllo dei certificati, avendo una persona all’ingresso che dovrebbe controllarli tutti, a suo dire.


Il locale quindi, in applicazione del decreto-legge 33 del 2020 è stato chiuso quale misura cautelare in quanto ritenuto necessario per impedire la prosecuzione e la reiterazione della violazione. La chiusura provvisoria avrà una durata di cinque giorni. A questi il presidente della Giunta provinciale ne potrà applicare fino ad altri cinque (oltre ai dieci che potrebbe applicare per le violazioni dell’altra sera) quale sanzione amministrativa accessoria.


La donna, infine, è stata anche denunciata alla Procura della Repubblica di Bolzano per inottemperanza a un ordine dell’autorità poiché la Provincia autonoma di Bolzano lo scorso febbraio, dopo le violazioni che erano state riscontrate dai carabinieri a fine gennaio, aveva imposto delle prescrizioni sulla sicurezza antincendio connesse al numero di persone ammesse a permanere all’interno.

Stanotte tali prescrizioni sono state violate e da qui la denuncia che potrà portare a un’ammenda oppure a un’altra sanzione amministrativa.


Controlli anti-covid: sanzionato un imprenditore


I militari della stazione di Egna (Bolzano), unitamente a personale dell’ispettorato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano, hanno svolto mirati controlli presso i luoghi di lavoro al fine di verificare il rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzione della pandemia da SARS-CoV-2.


Presso un’impresa a Egna il gruppo ispettivo ha scoperto che il titolare della stessa aveva omesso di definire le modalità operative per l'organizzazione delle verifiche sul possesso della certificazione verde da parte di chi accede a qualunque titolo per motivi di lavoro nei luoghi di lavoro, nonché aveva omesso di controllare le certificazioni dei lavoratori in qualità di datore di lavoro.


Lo stesso è stato sanzionato con la sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a mille euro, ma la ditta non è stata chiusa poiché si tratta della prima violazione. Se il quarantaduenne imprenditore bolzanino si adeguerà alle norme vigenti non rischierà più né sanzioni né chiusura.


Lavoratore senza “green-pass” I militari della Compagnia di Bressanone (Bolzano), unitamente a quelli della stazione di Funes, hanno svolto nella città vescovile della val d’Isarco diversi controlli presso esercizi pubblici e luoghi di lavori in genere, senza omettere i trasporti.


La maggior parte delle attività ispettive svolte non ha evidenziato irregolarità ma presso un’ impresa operante a Bressanone, sebbene con sede in Brunico. Tale attività produttiva, che peraltro impiega personale presso luoghi pubblici ove è obbligatoria la certificazione verde rafforzata (2G), impiegava un dipendente privo di qualsivoglia “green-pass”. Pertanto non solo è stato sanzionato lo stesso lavoratore, ma anche il datore di lavoro. Per entrambi una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 400 a mille euro.


Controlli dei carabinieri in Pusteria e Badia


I militari della Compagnia Carabinieri di Brunico e stazioni dipendenti hanno svolto decine di controlli presso alberghi, bar, ristoranti, uffici, fermate del trasporto pubblico e impianti di risalita.

Nella stragrande maggioranza dei casi non sono state riscontrate irregolarità sebbene alcuni imprenditori e alcuni avventori di locali nonché alcuni sciatori siano stati sanzionati con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 400 a euro 1.000 per violazioni delle norme inerenti il contenimento della pandemia in atto.

Il titolare di un albergo di San Lorenzo è stato sanzionato unitamente a una dipendente della stessa struttura ricettiva poiché il primo aveva omesso di verificare le certificazioni dei dipendenti e in particolare della seconda che è risultata priva di “green-pass”.

A Lutago una cameriera addetta al controllo dei G.P. è stata sanzionata poiché non aveva controllato un avventore che, seduto per un aperitivo, era privo della nota certificazione.

Stessa sorte per una barista di San Lorenzo trovata al lavoro senza “green-pass”.

In Badia, presso un cantiere edile all’interno di un condominio, i carabinieri hanno trovato un artigiano carpentiere, titolare di un’impresa edile di San Martino, senza certificazione verde sul luogo di lavoro e pertanto lo hanno sanzionato.

E infine presso la stazione a valle della funivia "Piz Sorega" sono stati sanzionati poiché in fila senza distanza di sicurezza privi di protezioni delle vie aeree quattro turisti sugli sci: uno dal Cadore, un olandese, uno di Chioggia e uno di Eraclea.
Ultimo aggiornamento: 18/12/2021 15:17:01
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