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San Giacomo Filippo: crollata la frana di Gallivaggio

San Giacomo Filippo - Alle ore 16.30 di oggi 29 maggio 2018 è collassata la frana di Gallivaggio nel Comune di San Giacomo Filippo (Sondrio), i cui movimenti sono stati seguiti in tempo reale dal Centro di monitoraggio geologico di Arpa Lombardia che, già fra dicembre 2017 e febbraio 2018, li aveva segnalati come anomali agli enti competenti.Frana Galivaggio 1


Dal sorvolo effettuato dai tecnici Arpa nei minuti immediatamente successivi alla caduta della frana si è potuto verificare che, fortunatamente, non vi sono stati - se non in marniera molto lieve - danni alla viabilità della sottostante SS 36.


Anche i frammenti di roccia che hanno colpito il Santuario della Madonna di Gallivaggio non sembrano aver causato danni significativi. L’attività di monitoraggio proseguirà incessantemente fino a domani per verificare la stabilità dei nuovi fronti rocciosi venuti alla luce a seguito del collasso di parte della parete.


Nella mattinata dello scorso giovedì 24 maggio, il CMG aveva comunicato il superamento della soglia di moderata criticità, attivando la propria sala operativa h24 per seguire l’evolversi dei movimenti della frana e garantire il perfetto funzionamento dei sistemi di monitoraggio. Sempre giovedì, nel tardo pomeriggio, si era poi riscontrato anche il superamento della soglia successiva di elevata criticità.


Da allora in poi la frana è stata tenuta ancor più sotto stretto controllo fino a quando ieri, 28 maggio, il report del Centro ha evidenziato il progredire dell’accelerazione e il manifestarsi di una situazione di estrema pericolosità. I dati raccolti a seguito dei sopralluoghi effettuati nella scorsa serata e nel pomeriggio di oggi hanno infine fornito un ulteriore aggiornamento, comunicato da Arpa a Regione Lombardia alle 16: la frana procedeva a una velocità di circa 2cm all’ora e la situazione era ormai prossima al collasso. Il dissesto del Gallivaggio è monitorato dal 2011.


SERTORI: FINITO UN INCUBO


"Con la caduta, oggi pomeriggio, della frana del Galivaggio, in Provincia di Sondrio, finisce l'incubo dell'isolamento per i Comuni dell'alta Val Chiavenna".

Lo afferma l'assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni, Massimo Sertori, che sulla pagina personale facebook ha postato anche un video di quanto accaduto (riportato qui).



"Quanto accaduto - prosegue l'assessore alla Montagna - conferma che le cautele, le precauzioni, i divieti che sono stati imposti al territorio in questo mese e mezzo, erano purtroppo giustificati, perche' alla fine la montagna ha deciso di franare, e conferma anche che tutte le attenzioni e prudenze che sono state adottate dai Sindaci attraverso le ordinanze, dal divieto di transito alla evacuazione dell'area, sono servite ad evitare la perdita di vite umane e qualsiasi genere di rischio per la pubblica incolumita'".


"La caduta della frana - continua - non significa che da domani tutto immediatamente ritornera' come prima, perche' e' necessario un supplemento di pazienza che permetta di accertare che la parete sia completamente messa in sicurezza, ed eventualmente abbattere ammassi rocciosi ancora pericolanti. Positivo e' che i danni che inevitabilmente hanno subito i fabbricati sottostanti non sembrano, a prima vista, essere stati catastrofici, in quanto la maggior parte dei detriti sembra essere stata intercettata dalle opere di difesa realizzata negli anni scorsi".


"Il collasso di oggi - dice ancora l'assessore alla Montagna - non deve inoltre distoglierci dall'obiettivo di realizzare il bypass che consentira' di aggirare l'area potenzialmente a rischio, perche' quanto accaduto in queste settimane ci ha dimostrato l'utilita' di avere un tracciato alternativo. Appena l'area sara' accessibile, verra' verificata l'effettiva consistenza della parete, delle strutture religiose e civili, della strada, del ponte, e potra' essere fissato un cronoprogramma per il ritorno alla normalita'".


"Un ringraziamento particolare - conclude - va ai cittadini di Madesimo e Campodolcino, ai Sindaci, agli Amministratori e tecnici della Comunita' Montana, della Provincia, di ARPA e di Regione Lombardia, e infine alle Aziende che hanno lavorato per settimane in una situazione di estremo pericolo. La Madonna del Gallivaggio ha ancora il suo Santuario".


"Metteremo in campo tutti gli sforzi e le risorse per fare in modo che la situazione torni il prima possibile alla normalita'" - dichiara inoltre l'assessore al Territorio e Protezione civile. "Ci auguriamo - conclude - che anche il Dipartimento nazionale della Protezione civile nel piu' breve tempo proclami lo stato di emergenza al fine di accelerare tutte le procedure".

Ultimo aggiornamento: 29/05/2018 18:32:05
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