Sanzione anche per il titolare poiché aveva l’obbligo di accertarsi della certificazione verde dei lavoratori dipendenti e non lo ha fatto.
A Renon, i carabinieri insieme agli ispettori del lavoro della Provincia Autonoma, prima si sono presentati a un bar, peraltro già ripetutamente sanzionato a novembre. Qui la titolare non solo era sprovvista di “green-pass” ma aveva anche omesso di controllarlo ai dipendenti, talché due dipendenti non avevano la certificazione, anch’esse sanzionate. E tutte e tre sono state sanzionate anche poiché prive di mascherina. Non solo, la titolare non aveva predisposto alcun dispositivo per la disinfezione delle mani nei pressi della cassa. Sono state tutte sanzionate anche per queste violazioni.
In un altro bar, sempre nel comune di Renon, territorio che appare distinguersi, tra quelli più vicini a Bolzano per il maggior numero di menefreghisti sulle norme anti-covid, il titolare dell’esercizio aveva omesso di controllare le certificazioni ai dipendenti – sanzionato – e una barista, dipendente, non aveva il “green-pass” ed è stata anche lei sanzionata.
Nella seconda giornata di vigenza delle nuove norme sulla certificazione verde rafforzata, i carabinieri della provincia di Bolzano hanno superato le mille persone controllate in 24 ore, contestando addirittura quindici sanzioni a utenti o dipendenti di esercizi pubblici o mezzi di trasporto (tra mancanza di mascherine e mancanza di “green-pass”) e sei sanzioni a titolari di esercizi (quasi 320 quelli controllati) e o datori di lavoro.
Isolato domiciliare va al lavoro: denunciato dai carabinieri
I militari del Nucleo antisofisticazioni e sanità (NAS) dei carabinieri hanno sanzionato la titolare di un centro benessere di Laives poiché priva di certificazione verde “green-pass”.
I militari dell’Arma, impegnati nel controllo, su scala nazionale, di palestre, centri benessere e centri medici per la lotta alla pandemia da covid-19, come disposto dal Comandante del Comando Carabinieri Tutela della salute di Roma, stanno setacciando l’Alto Adige in lungo e in largo alla ricerca di personale sanitario non vaccinato, locali pubblici non a norma e titolari e addetti senza la obbligatoria certificazione. Il primario compito dei carabinieri per la tutela della salute è – nomen omen – la protezione dei cittadini da tutte le minacce che possono arrecare danno alla loro salute, dagli alimenti guasti al mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Ieri si dono presentati presso un centro massaggi e benessere di Laives. La titolare, impiegata nel centro, era senza certificazione verde. Inevitabile la sanzione amministrativa di 400 euro. La struttura non è stata chiusa poiché può essere mandata avanti in assenza della donna che però se si ripresenta sul posto rischia altra sanzione e addirittura rischierebbe la chiusura dell’esercizio.