Il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Trento contesta al 34enne albanese, arrestato a Bagnolo Cremasco anche lo sfruttamento della prostituzione.
Arrestato uno dei due latitanti: l’albanese di Crema ritenuto responsabile degli approvvigionamenti di droga alla piazza trentina è stato trovato nella sua abitazione dai carabinieri di Crema, inviati sul posto dai militari del Nucleo Investigativo di Trento, che hanno continuato a monitorare le testimonianze in loco in merito al soggetto fuggito.

Si tratta di Eduart Abdushi, 34 anni, residente a Bagnolo Cremasco e ora associato al carcere di Cremona.
Nell’ambito dell’operazione antidroga, presentata ieri dai vertici dell’Arma di Trento, un soggetto strettamente collegato al locale notturno “il Gatto e la Volpe” (il buttafuori) è stato denunciato anche per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Infatti, aveva fatto prostituire diverse ragazze, succubi delle rigide disposizioni dell’arrestato.
Il buttafuori gestiva in forma privata e autonoma una piazzola su via Brennero dove far prostituire giovani provenienti dall’est Europa ed in particolare dalla Moldavia. La condotta criminosa del Resmerita è quella tipica dello sfruttatore: avrebbe procurato un alloggio, avrebbe fornito vestiti, biancheria e profilattici in abbondanza, avrebbe accompagnato sul posto di lavoro, avrebbe controllato a distanza l’attività di ricezione clienti, avrebbe chiesto i rendiconti dell’attività di meretricio (numero clienti e tariffa applicata), preoccupandosi di coprire le spese e di trarne ricavo suo proprio per fare arrotondare la già florida attività di spaccio ben delineata dall’indagine del Nucleo Investigativo. Dall’aguzzino sono state liberate 2 ragazze romene.