Trento - Il Trento saluta i playoff al primo turno, sconfitto per 1-2 dall’AtalantaU23 al termine di una gara combattuta e ricca di intensità. Nonostante l’eliminazione, la squadra di mister Tabbiani esce tra gli applausi convinti del pubblico dello Stadio Briamasco, che ha riconosciuto impegno, coraggio e qualità a un gruppo capace di giocarsela fino all’ultimo contro un’avversaria di valore. Sotto di due reti nel primo tempo, firmate da Vlahovic e Panada, gli aquilotti hanno saputo reagire con orgoglio, accorciando le distanze grazie alla rete di Petrovic e sfiorando il pareggio nella ripresa. Si chiude così la stagione del Trento, che dopo aver conquistato con merito il settimo posto in classifica, saluta la post season a testa alta, sostenuto fino all’ultimo dal proprio pubblico. Cronaca. Mister Luca Tabbiani conferma il 4-3-3 con Barlocco a protezione dei pali e il quartetto difensivo composto da Maffei, Barison, Trainotti e Falasco. In mezzo al campo agiscono: Aucelli, Di Cosmo, Giannotti; in attacco Anastasia, Petrovic e Disanto.
È l’AtalantaU23 a partire con il piede premuto sull’acceleratore, costringendo subito il Trento sulla difensiva. Dopo appena tre minuti, la formazione bergamasca si rende pericolosa due volte in rapida successione: prima con Bernasconi e poi con Vlahovic. Dopo dieci minuti ci prova dalla distanza anche Panada ma Barlocco è attento e respinge con sicurezza. Il vantaggio ospite arriva al 19’ grazie alla zampata di Vlahovic, bravo a deviare in rete una palla vagante in area di rigore. Marcatura che viene convalidata solo dopo il controllo del VAR, novità assoluta per il pubblico trentino. Gli aquilotti provano a reagire e al 27’ si riaffacciano in avanti con convinzione, sfiorando il pari prima con Giannotti e poi con Barison. Ma alla mezz’ora, nel momento migliore dei gialloblù, è ancora la squadra ospite a segnare, questa volta con Panada. La formazione di Tabbiani non si arrende e al 38’ va vicinissima al pareggio con una conclusione dalla distanza di Maffei, deviata in angolo da Vismara. Sul corner successivo arriva il meritato 1-2: Barison svetta più in alto di tutti e colpisce la traversa ma poco dopo è Petrovic a farsi trovare pronto per insaccare da due passi e far esplodere il pubblico di casa. Nel recupero è ancora la giovane Dea a farsi vedere con Bernasconi che colpisce di testa la traversa. Il secondo tempo si apre con un buon approccio da parte del Trento, che entra in campo con determinazione e personalità, riuscendo anche a gestire il possesso e a mantenere il baricentro alto. Ma è ancora la squadra di Modesto a rendersi pericolosa con Pounga. Dopo un’incursione offensiva di Barison, sono nuovamente gli ospiti a farsi vedere in avanti: prima Bernasconi impegna la retroguardia trentina, poi Bergonzi va vicino alla rete, ma Barison è bravo a salvare tutto con un intervento prodigioso sulla linea. Al 75’ è il Trento ad avere un’ottima occasione per il pareggio: Maffei carica il destro dalla distanza e costringe Vismara alla respinta. Nel finale il Trento ci prova in tutti i modi ma il punteggio rimane invariato con il risultato di 2-1 in favore dell’AtalantaU23.
Termina così la stagione del Trento che dopo aver concluso il campionato al settimo posto, esce, a testa altissima, nel primo turno playoff contro l’AtalantaU23 (foto credit Carmelo Ossanna).
TABELLINO
A.C. TRENTO 1921 – ATALANTAU23 1-2 (1-2) RETI: 19’pt Vlahovic, 31’pt Panada, 38’pt Petrovic
TRENTO (4-3-3): Barlocco; Maffei, Trainotti, Barison (35’st Cappelletti), Falasco (1’st Rada); Aucelli, Di Cosmo, Giannotti; Anastasia (15’st Peralta), Petrovic (15’st Di Carmine), Disanto (41’pt Accornero). A disposizione: Santer, Tommasi, Cappelli, Sangalli, Ghillani. Allenatore: Luca Tabbiani.
ATALANTAU23 (3-4-2-1): Vismara; Del Lungo, Obrić, Ceresoli; Bergonzi, Gyabuaa, Panada (39’st Scheffer), Bernasconi (32’st Navarro); Ghislandi (1’st Pounga), Cassa (43’st Alessio); Vlahović (32’st Vavassori). A disposizione: Pardel, Dajčar, Tornaghi, Berto, Masi, De Nipoti, Comi, Artesani, Riccio, Lonardo. Allenatore: Francesco Modesto. ARBITRO: Simone Gavini di Aprilia.
ASSISTENTI: Cristian Robilotta di Sala Consilina e Andrea Romagnoli di Albano Laziale.
QUARTO UFFICIALE: Mattia Drigo di Portogruaro. VAR: Daniele Minelli di Varese. AVAR: Roberto Lovison di Padova. NOTE: Serata serena. Campo in ottime condizioni. Ammoniti: 34’pt Vismara, 37’pt Falasco, 18’st Modesto, 26’st Pounga, 46’st Maffei, 48’st Obric. Recupero: 4’+5’. Totale spettatori: 1800 circa.
INTERVISTE
LUCA TABBIANI: "Il momento più significativo di questa serata è stato quando siamo andati a salutare i tifosi e ci hanno detto che dovevamo uscire a testa alta, perché avevamo lottato fino all’ultimo. È il complimento più bello che una tifoseria possa fare ai propri giocatori, soprattutto in un contesto in cui, quando perdi, rischi di essere fischiato. Sentirsi dire quelle parole ci ha resi felici, ci ha dato soddisfazione e rende merito anche ai tifosi del Trento, che si sono affezionati a questi ragazzi. Se penso alla partita di oggi, resta un po’ di rammarico. L’AtalantaU23 ci ha messo in difficoltà nel primo tempo: è una squadra forte, strutturata, che gioca a ritmi alti. Noi abbiamo commesso qualche errore e abbiamo cercato di resistere. Nella ripresa i ragazzi hanno dato tutto per cercare il pareggio e andare avanti nella competizione. Ho poco da recriminare, forse solo qualcosa sul primo tempo, ma faccio fatica. Voglio ringraziare tutti i miei ragazzi perché mi hanno fatto crescere molto. Il dispiacere più grande è quello di non potersi ritrovare domani in campo per preparare un’altra partita. Trento è stata per me una tappa importante anche da giocatore: qui ho disputato una stagione che mi ha permesso di salire in Serie B. Quest’anno è stato altrettanto speciale: ho ricevuto tanto affetto e tante cose belle. Devo molto a Trento per tutto ciò che ha rappresentato nella mia carriera".
DANIEL CAPPELLETTI: "Questa sera, com’è normale, resta il rammarico per il risultato. Ma voglio partire dagli applausi dei tanti tifosi che ci sono venuti a sostenere. È stato emozionante. Vedere così tante persone sulle tribune è un qualcosa che ci inorgoglisce, anche se purtroppo non cancella la delusione per il risultato finale. Abbiamo affrontato una squadra che ha mostrato qualità da categoria superiore, con interpreti dal potenziale davvero importante. Ci eravamo preparati con entusiasmo per questa sfida. Credo che in Serie C non si vedano spesso partite di questo livello. Non abbiamo voluto snaturarci: siamo scesi in campo per giocare a viso aperto, al loro ritmo, consapevoli di affrontare un avversario molto tosto. Usciamo ma lo facciamo a testa alta. È normale oggi essere delusi, ma resta la consapevolezza di aver fatto un percorso importante".