Inoltre in alcune azioni delittuose, specie nei vari raid predatori verso esercizi commerciali, hanno usato particolare violenza verso le cose per raggiungere il proprio scopo.
GLI ARRESTI - I soggetti rientranti nell’associazione criminale, colpiti da provvedimenti restrittivi sono: Pablo Berto, nato a Trento il 15 dicembre 1995 e ivi residente; Titi Toader Dodu, nato a Galati (Romania) il 16 febbraio 1998, residente a Trento; Arton Iseni, nato a Trento il 14 ottobre 1993, ivi residente; Abdeladi Rehhaline, nata a Casablanca (Marocco), il 29 novembre 1994 e residente a Trento; Youssef Rehhaline, nato in Marocco il 26 febbraio 1996, residente a Trento e David Longo, nato a Partinico (Palermo) il 21 luglio 1997 e residente a Trento.
Quattro dei sopracitati soggetti, sono stati associati alle case circondariali di Trento, Bolzano e Verona, mentre due collocati agli arresti domiciliari. Sono state inoltre indagate a piede libero, nell’ambito della stessa indagine, ulteriori quattro persone: S.E. classe 1998, di nazionalità moldava, domiciliato a Trento; I.T. classe 1992, di nazionalità serba, domiciliato a Trento; D.A. classe 1996, di nazionalità afghana, domiciliato a Levico Terme e M.F. classe 1998, di nazionalità italiana, domiciliato a Milano.
Il fulcro e vertice della gang è ritenuto Pablo Berto, soggetto già colpito da misura cautelare in carcere nel febbraio del 2017, il quale è "esempio" e "capo branco" per gli altri soci, ai quali propone ed insieme ai quali realizza l’attività delittuosa, in particolare furti e rapine.
Strettamente vincolato a Pablo Berto è Abdelali Rehhaline, anch’egli pluripregiudicato ed elemento apicale del sottogruppo della medesima consorteria criminale, rei di aver commesso svariate “spaccate” in danno di attività commerciali del capoluogo Trentino.
Ad alcune di esse ha partecipato anche Youssef Rehhaline, fratello di Abdelali. Le attività criminali di Berto Rehhaline, venivano totalmente condivise dagli affiliati Titi Toader Dodu, David Longo e altri soggetti denunciati, ognuno per il rispettivo ruolo ricoperto all’interno dell’associazione criminale, per le chiare ed inequivocabili condotte finalizzate a coadiuvare in prima persona gli scopi illeciti di tutto il gruppo criminale.
Pablo Berto e Arton Iseni venivano inoltre controllati e denunciati nel febbraio 2017 dai Carabinieri di Rovereto (Trento) per possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Oggetti che le indagini svolte dall’Arma di Villa Lagarina (Trento), hanno scoperto essere stati utilizzati per compiere un furto e tentarne altri due in danno di abitazioni private in Val Lagarina (Trento).
Arancia meccanica, plauso all’Arma dei Carabinieri provinciale
Confcommercio Trentino plaude all’operazione “Arancia Meccanica” condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri e che ha condotto allo smantellamento di un’associazione dedita a rapine e furti ai danni sia di privati che di imprese, ricettive e commerciali.
«Esprimiamo – ha sottolineato il vicepresidente vicario Massimo Piffer – i nostri ringraziamenti all’Arma dei Carabinieri, e in particolare alle compagnie di Borgo Valsugana, Trento e Cavalese, per la brillante operazione che ha assicurato alla giustizia di presunti autori di numerosi episodi di delinquenza anche ai danni di attività commerciali. L’operazione “Arancia meccanica” contribuisce a rafforzare la fiducia nelle Forze dell’ordine, impegnate nel compito di presidio e garanzia del territorio. Sebbene il problema della criminalità costituisca una preoccupazione per le imprese, la consapevolezza di poter contare su interventi come questo è oggetto di maggiore serenità per gli imprenditori trentini».