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Festival dell'Economia, il ministro Fratin: "Pronti per il nucleare"

Forte messaggio da Trento

Trento - “È maturo il passaggio al Parlamento del disegno di legge sul nucleare”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Celestina Dominelli in occasione del panel “Garantire l'autonomia energetica” nell’ambito del XX Festival dell’Economia di Trento.
Durante l’incontro - che ha visto anche la partecipazione di Giuseppina Di Foggia, Ad e Dg di Terna, il ministro ha auspicato “un dibattito più ampio possibile sul nucleare, coinvolgendo l’opinione pubblica. Sono convinto che noi non faremo vere e proprie centrali: quando parliamo di futuro del nucleare, ci riferiamo a small reactor, ossia piccoli impianti di nuova generazione grandi quanto un container”. Pichetto Fratin ha ribadito che "non basta il disegno di legge", ma è necessario anche "far crescere la competenza che nel nostro Paese è già molto alta, ma dobbiamo costruire tutta la fascia produttiva per essere pronti quando ci sarà lo strumento”. Sulla prospettiva del nucleare, Di Foggia ha affermato: “Nel breve termine l’unica scelta praticabile per sostenere gli obiettivi della transizione e garantire il contenimento dei prezzi dell’energia è accelerare sulle rinnovabili.
Per chi come Terna gestisce la rete elettrica, il nucleare rappresenta comunque una buona opzione, trattandosi di una fonte di generazione costante e programmabile”. In platea anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Gilberto Pichetto Fratin foto credit Daniele Paternoster archivio Pat).

Sul fronte dei costi dell’energia per le imprese, il ministro ha indicato una duplice strategia. Da una parte una valutazione di breve-medio periodo, puntando su “un meccanismo di interventi più puntuali, quindi con contratti per differenza, con l’acquisizione rispetto alle scadenze del vecchio conto energia, con aste che può fare il Gse e poi ri-assegnare”, e con una strategia di lungo periodo basata sul potenziamento delle fonti rinnovabili: "Aumentare le rinnovabili vuol dire aumentare eolico, fotovoltaico, idroelettrico, e arrivare a far sì che il peso di queste altre energie, energie pulite, almeno riequilibri quello del gas”. Guardando al fotovoltaico, il Tar del Lazio ha chiesto modifiche al decreto sulle aree idonee: “Le Regioni protestano perché non hanno tanto spazio, ma stavolta il Tribunale di giustizia amministrativa è intervenuto per dire che ne abbiamo dato troppo. Siamo al lavoro per redigere il primo documento di adeguamento e punto a firmare il mio decreto entro i primi di luglio. Per quanto riguarda il rinnovo delle concessioni idroelettriche, il ministro ha puntualizzato come sia ora necessario modernizzare gli impianti con un potenziale di aumento della produzione pari al 3%: “Le procedure - ha aggiunto - non sono dettate dall’Unione europea, ma legate a vincoli contrattuali del Pnrr”.
Ultimo aggiornamento: 24/05/2025 23:22:17
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