I due arrestati sono accusati di terrorismo per la diffusione in rete di contenuti jihadisti con finalità di proselitismo, riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad Islamica Palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda.
Entrambi di origini pakistane sono residenti in città. L’indagine condotta dalla Digos di Brescia e coordinata dal pm Erica Battaglia sarà illustrata a breve dal Procuratore Capo di Brescia, Francesco Prete, e dal questore Eugenio Spina.
I due arrestati sono residenti entrambi a Brescia in via Milano e operai regolarmente assunti e su di loro pesa l’accusa di terrorismo per la diffusione in rete di contenuti jihadisti con finalità di proselitismo, riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad Islamica Palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda. Dopo il 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas in Israele, i due arrestati hanno esaltato l’azione terroristica. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i due giovani di origini pakistane hanno diffuso, oltre a messaggi inneggianti la Jihad anche messaggi d’odio rivolti contro il mondo occidentale. "Presto, se Allah vuole, non ci saranno più ebrei nemmeno in Israele", scrivevano i due arrestati. "L’indagine - ha spiegato il Procuratore Capo, Francesco Prete - nasce dalla segnalazione dei servizi di Intelligence che avevano individuato i due giovani molto attivi sul web".
Red. Cro.