I carabinieri, prontamente avvisati dall'uomo, avviavano le indagini, rese molto difficili dalla totale assenza di elementi utili all’identificazione della vittima.
Gli investigatori decidevano allora di pubblicare un comunicato nel quale si descrivevano alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo della donna. La divulgazione del particolare consentiva ad alcune persone – anche residenti in altre regioni - di mettersi in contatto con i militari per comunicare loro che quei tatuaggi potevano appartenere ad una donna molto conosciuta negli ambienti del cinema porno.
Identificata la donna, si appurava che l’auto, a lei in uso, era transitata domenica 20 marzo scorso, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo che a sua volta era risultato avere la disponibilità della auto stessa in quanto in precedenza controllato a bordo in precedenti circostanze.
Nella giornata di ieri quest'uomo, amico e vicino di casa della vittima, si presentava ai carabinieri per fornire informazioni circa la donna scomparsa, offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite.
CONFESSA L'OMICIDIO - Il magistrato ed i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l'uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20 marzo, lo sottoponevano ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, svoltosi nel corso della notte alla presenza del difensore.
L’uomo decideva quindi di confessare l’omicidio e l’occultamento del cadavere avvenuto a gennaio 2022, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna.
Il racconto fornito dall’uomo ha chiarito molti particolari, ma su di essi, il lavoro della Procura di Brescia continua alla ricerca dei riscontri, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza della persona sottoposta alle indagini.