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Fino a 100mila euro a chi si trasferisce in paesi trentini spopolati: i Comuni interessati

Dal 19 maggio si apre la finestra per rivitalizzare aree a rischio abbandono

Vermiglio (Trento) - A partire da lunedì 19 maggio sarà possibile presentare domanda di contributo per il recupero e la riqualificazione degli immobili situati nei 32 comuni trentini coinvolti nel progetto sperimentale per la rivitalizzazione delle aree geografiche a rischio di abbandono. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il dirigente generale del Dipartimento urbanistica, energia, catasto, tavolare e coesione territoriale, Giovanni Gardelli, e la direttrice dell'Ufficio politiche di incentivazione e azioni di semplificazione urbanistica, Francesca Chemolli, hanno illustrato oggi in una conferenza stampa i criteri della misura e la modalità di presentazione delle domande, da effettuarsi esclusivamente online tramite la Stanza del cittadino. “Si tratta di un momento atteso, anche in virtù del notevole interesse riscontrato sin dall’annuncio dell’iniziativa, anche al di fuori dei confini provinciali e nazionali, oltre che da parte delle amministrazioni locali interessate - le parole del presidente Fugatti -. L’auspicio è che tale interesse possa tradursi concretamente in interventi che, a partire dall’abitazione, generino una maggiore coesione sociale all’interno dei trentadue comuni individuati. Si tratta di una iniziativa sperimentale, sulla quale siamo aperti anche a valutare correttivi e integrazioni, e su cui, a fronte delle risorse provinciali messe a disposizione, al privato è richiesto un impegno importante, non solo sul fronte economico” ha precisato il presidente. Per il 2025 sono previste due finestre temporali per la presentazione delle domande: dal 19 maggio al 30 giugno e dall’8 settembre al 23 ottobre.

Le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente online dalla tramite la Stanza del cittadino, disponibile - insieme alla documentazione dell’iniziativa - all’indirizzo https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono.
L’iniziativa dispone di una dotazione complessiva pari a 10 milioni di euro (5 milioni per il 2025 e 5 milioni per il 2026).

Per accompagnare i cittadini nella compilazione della domanda e fornire tutte le informazioni utili alla partecipazione al bando, è stato attivato uno sportello informativo telefonico a cura dell’Ufficio politiche di incentivazione e azioni di semplificazione urbanistica, sito in via Malta 67 a Trento. Il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, al numero 0461 492712.

È inoltre attiva la casella di posta elettronica dedicata recuperocentristorici@provincia.tn.it.

Chi può fare domanda
La misura si rivolge esclusivamente a persone fisiche (non imprese) che siano, o diventino entro sei mesi, proprietarie o titolari di un diritto reale su immobili situati nei comuni interessati. Ogni richiedente può ottenere contributi per un massimo di tre unità abitative. È obbligatorio realizzare almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a prima casa, da abitare personalmente o da affittare a canone moderato.

L’immobile deve essere abitato o affittato per almeno 10 anni.

Il contributo può includere anche una quota per l’acquisto dell’immobile, purché non avvenga tra parenti o affini di primo grado, ma non è concesso un contributo esclusivamente per l’acquisto.
Chi ha più di 45 anni e intende usare l’immobile come prima casa non deve risultare residente, alla data del 6 agosto 2024, nel comune in cui si trova l’alloggio.

Contributi previsti
  • Ristrutturazione: fino al 40% della spesa nei centri storici e al 35% nelle altre aree, con un tetto massimo di 80.000 euro (su una spesa ammessa di 200.000 euro, spesa minima 10.000 euro).
  • Acquisto: 20% del valore dell’immobile oggetto di riqualificazione, fino a un massimo di 100.000 euro di spesa ammessa.
Spese ammissibili
  • Interni (max 125.000 euro): solai, muri, serramenti interni, impianti idraulici, termici (esclusi pannelli fotovoltaici), elettrici, scale interne non comuni.
  • Esterni (intervento sull’intero edificio o sui prospetti visibili): tetto, murature, elementi di pregio, scale, balconi, pavimentazioni, recinzioni.
  • Spese tecniche: ammesse fino al 10% della spesa per ciascuna categoria (interni/esterni).
Vincoli
Il richiedente deve risultare proprietario o titolare di diritto reale al momento della domanda o entro sei mesi. L’immobile non può rientrare nelle categorie catastali A1, A8 o A9, non deve avere più di otto unità abitative né essere parte di un condominio. Ogni contributo sarà associato a un codice CUP, da indicare su tutte le fatture relative alle spese rendicontate. La rendicontazione dovrà avvenire entro 24 mesi dalla concessione del contributo. È vietato cumulare il contributo con altri finanziamenti pubblici, comprese detrazioni fiscali, riferiti allo stesso intervento negli ultimi 10 anni.

Modalità di presentazione della domanda
Le domande potranno essere presentate a partire da lunedì 19 maggio sulla piattaforma online disponibile all’indirizzo https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono, dove è possibile prendere visione dei dettagli della misura.
Nel caso di più richiedenti per lo stesso immobile o unità, un unico richiedente (con SPID o CIE) presenterà la domanda anche per conto degli altri.
Documentazione necessaria
Il richiedente all’atto della domanda dovrà allegare:
  • relazione tecnica a firma di professionista abilitato, con descrizione degli interventi e coerenza con i criteri del contributo;
  • preventivi e/o computo metrico;
  • in caso di più richiedenti: delega e dichiarazione di ciascuno;
  • eventuale dichiarazione di assenso ai lavori da parte degli altri proprietari o aventi titolo.
Graduatoria
Le domande saranno valutare in base ai criteri indicati in delibera, consultabile tra i documenti disponibili in calce alla pagina https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono
I comuni interessati
La misura riguarda i comuni di: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio, Comune Catastale “Ragoli II”), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.
Ultimo aggiornamento: 16/05/2025 21:51:02
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