Uno dei poliziotti è sceso a valle e, tolti gli sci, ha raggiunto in bicicletta l’area individuata, guidato telefonicamente da un altro operatore che in tempo reale visualizzava gli spostamenti del dispositivo telefonico da ricercare.
Tramite segnale GPS il telefono è stato localizzato nella zona della rotonda di via Bondi nei pressi della fermata dell’autobus. Vista la presenza di numerosi sciatori in attesa di prendere l’autobus, il poliziotto ha atteso la partenza del bus chiedendo aggiornamenti su eventuali spostamenti del dispositivo, ma per ben due volte il segnale è restato fisso alla fermata. Rimasti meno di dieci passeggeri in attesa di essere trasportati, l’operatore si è avvicinato ad uno sciatore sospetto e ha fatto squillare il telefono da ricercare. L’uomo ha iniziato ad agitarsi e a mostrare imbarazzo e, alla richiesta del poliziotto di consegnargli il cellulare, ha estratto il telefono dalla tasca interna della giacca da sci scusandosi per averlo sottratto alla donna.
APRICA
Sempre nella giornata di giovedì, i poliziotti del Servizio Sicurezza e Soccorso in montagna di Aprica dopo l’attività di chiusura delle piste a fine servizio sono stati attivati dai vigili del fuoco, che con il Soccorso Alpino erano impegnati nelle ricerche di una donna e del figlio dispersi in Pian di Gembro. Grazie all’utilizzo delle motoslitte in dotazione al personale della Polizia di Stato, in grado di raggiungere l’area impervia, le due persone sono state rintracciate poco dopo, infreddolite ma incolumi.