che la notorietà della crew ha raggiunto popolarità internazionale, tanto da attrarre sui propri componenti l’attenzione degli uomini del CNAIPIC1, organo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, i quali hanno dato inizio all’attività d’indagine finalizzata all’individuazione dell’autore della rivendicazione.
Le indagini della Polizia Postale sono sfociate in una perquisizione che ha portato al sequestro di dispositivi informatici il cui contenuto ha permesso di acquisire importanti elementi utili. Posto di fronte alle contestazioni ed all’evidenza degli elementi acquisiti, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità di fronte agli investigatori della Postale.
La complessa ed articolata attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Brescia, grazie al coordinamento del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha permesso agli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano, di individuare l’autore dell’attacco nei confronti della N.A.S.A. ed all’acquisizione di ulteriori elementi tali da potergli attribuire la violazione di almeno altri sessanta siti istituzionali del Paese. Alle contestazioni mossegli, Z.R. non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.
Le indagini, condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, sono scaturite dal monitoraggio del web con cui il CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha individuato il citato collettivo, che aveva raggiunto popolarità internazionale proprio con la rivendicazione delle intrusioni nei sistemi di sicurezza dei siti violati, la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del “defacement”. E’ un disoccupato di 25 anni (Z.R.), abitante a Salò (Brescia), l’uomo che, nell’anno 2013, ha violato ben otto domini della National Aeronautics and Space Administration (N.A.S.A.).
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