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Il Museo sul crollo della diga del Gleno pronto nel 2023

martedì, 1 dicembre 2020

Vilminore – Il museo sulla tragedia del Gleno sarà pronto entro il dicembre 2023, quando cadrà il centenario del crollo della diga, che provocò 356 morti. Sulla pagina Facebook della Pro loco Vilminore (Bergamo) sono stati illustrati i progetti con gli interventi di Luca Giarelli, archivista che si è occupato delle ricerche tra i documenti dell’Archivio di Stato, Pietro Orrù, sindaco di Vilminore e presidente della Comunità Montana di Scalve, Mirella Cotti Cometti, sindaco di Azzone e assessore ai Lavori Pubblici della Comunità Montana, e l’architetto Ezio Sisti.Archivio Diga Gleno

Nel suo intervento Luca Giarelli ha ricordato la tragedia, le immagini e la ricca documentazione custodita nell’Archivio e presentato la sentenza tra cui la condanna da parte dei giudici del tribunale di Bergamo nei confronti dei progettisti, Alberto Viganò e Giovan Battista Santangelo. Tra le ipotesi avanzate durante il processo figurava anche l’ipotesi del crollo del diga del Gleno per una bomba o una scossa di terremoto che però sono state scartate dai giudici.

Vilminore - diga del GlenoI sindaci di Vilminore, Pietro Orrù e di Azzone, Mirella Cotti Cometti, hanno svelato i progetti “di memoria e di valorizzazione a cui enti e associazioni stanno lavorando da tempo”. Il Museo del Gleno è stato finanziato con 300mila euro che ricostruirà con documenti e foto la tragedia del 1° dicembre 1923 quando si consumò la tragedia tra la Valle di Scalve e la zona di Darfo (Brescia) con la diga del torrente Gleno che si aprì e milioni di metri cubi d’acqua travolsero tutto, case e persone. Vi furono 356 morti tra le 7 e 7.15, con il boato che si sentì a distanza di chilometri.

Museo del Gleno

Durante la serata l’architetto Ezio Sisti ha illustrato il progetto del museo, che coinvolgerà i 4 Comuni della Val di Scalve e la  Comunità Montana con i rendering e l’opera che rappresenterà “un’eredità difficile da dimenticare”.

 

 



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