BRESCIA - Durante le consuete attività di prevenzione dei reati e di controllo della Stazione Ferroviaria e delle aree limitrofe al fine di garantire la sicurezza agli utenti che quotidianamente frequentano ovvero che, per vari motivi, utilizzano i mezzi ferroviari, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Polfer della Stazione Ferroviaria di Brescia hanno individuato e tratto in arresto un cittadino pakistano 45enne, con asilo politico in Italia, dando così esecuzione ad una “Red Notice” inserita dall’Interpol a seguito di un mandato d’arresto Internazionale emesso dall’ autorità giudiziaria del Pakistan.
Nello specifico, il Provvedimento era stato adottato in quanto il 45enne è ritenuto essere il responsabile di un omicidio commesso a Whando, in Pakistan.
Unitamente ad altri due complici aveva sparato con un Kalashnikov ad una pattuglia della Polizia pakistana per sottrarsi ad un posto di blocco; in quel contesto, uno dei complici era rimasto ucciso dopo essere stato attinto dai colpi esplosi dal latitante arrestato a Brescia
Il malvivente – latitante da oltre 2 anni e fermato per un controllo mentre si trovava in procinto di prendere a Brescia un treno diretto a Milano – veniva pertanto condotto presso gli Uffici della Questura di Brescia per la notifica del Mandato di Cattura Internazionale e al termine delle procedure di identificazione, condotto presso la Casa Circondariale “Nerio Fischione” in attesa di essere consegnato alle Autorità del Pakistan.
L'esecuzione del Mandato di Arresto Internazionale è frutto della sinergia tra le Forze di Polizia Italiane e le corrispondenti Autorità Pakistane, a testimonianza dell’efficacia della Cooperazione Internazionale in materia di Sicurezza e Giustizia.
Il 45enne è stato trovato in possesso di numerosi biglietti ferroviari e del trasporto pubblico, in quanto intenzionato a dirigersi in Francia per raggiungere la Spagna quale destinazione finale.
Sono ancora in corso le attività investigative al fine di verificare se la stessa presenza del soggetto sia legata a possibili azioni criminali e, di conseguenza, la rete di collegamenti ed eventuali appoggi che lo hanno spinto a soggiornare nel territorio bresciano.
“La cooperazione internazionale in materia giudiziaria e di Polizia rappresenta un aspetto particolarmente importante delle attività delle Forze dell’Ordine – ha evidenziato il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori –. Per tramite, a seconda dei casi, delle Divisioni Interpol, Europol e S.I.RE.N.E. della Direzione Centrale della Polizia Criminale i provvedimenti di cattura emessi dalle varie Autorità Giudiziarie di tutto il mondo vengono messi a disposizione di una unica Banca Dati e resi esecutivi, nel rispetto dei Trattati sottoscritti tra gli Stati, al fine di garantire la custodia cautelare ovvero l’espiazione della pena a carico di coloro che si sono sottratti alla Giustizia nel Paese ove il reato è stato commesso”.