I due sarebbero stati al vertice del sistema, eseguendo tutte le operazioni necessarie in home banking e sono accusati di autoriciclaggio.
L'indagine, che ha portato ad una serie di perquisizioni eseguite con il supporto dei militari dei comandi provinciali di Verona, Brescia e Mantova, era scattata nel novembre 2016, quando vennero scoperto dai carabinieri di Cerea (Verona) persone intente a prelevare ingenti somme di denaro dagli uffici postali. L'attività investigativa ha fatto emergere che gli amministratori di sei società cooperative, costituite complessivamente da 300 soci-dipendenti, attraverso false fatturazioni hanno ingannato l'erario, ottenendo falsi crediti, L'inchiesta rilevato responsabilità penali di 81 persone per riciclaggio e autoriciclaggio per un ammontare di 75 milioni di euro.