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Guida Michelin, nuove stelle sui ristoranti del Trentino Alto Adige

Brescia - Nuove stelle sui ristoranti italiani. La 69esima edizione della Guida Michelin è stata svelata nel corso di una cerimonia al teatro grande di Brescia presentata da Federica Fontana alla quale hanno partecipato ristoratori, imprenditori, giornalisti e studenti delle Scuole alberghiere provenienti da tutta Italia. La guida 2024 ha celebrato il momento d'oro della ristorazione e della gastronomia italiana ricchissima, piena di vitalità, promossa da molti giovani talenti impegnati nella sostenibilità ambientale ormai radicata in tutta la Penisola.


Campiglio riconquista la stella perduta l'anno scorso e l'Alto Adige si conferma superstar della mitica Guida rossa Michelin, la più autorevole, ambita e temuta dagli chef dell'"haute cuisine". Intanto il ritorno alla massima velocità di Norbert Niederkofler a Brunico, presso l’Atelier Moessmer, dove ha trovato una dimensione perfetta per la sua cucina di montagna.


Norbert Niederkofler riconquista le tre stelle a tempo di record


Alto Adige superstar. ll merito anche quest'anno è del pluristellato Norbert Niederkofler che dopo la chiusura in primavera del ristorante St.

Hubertus di San Cassiano in Badia ha riconquistato a tempo di record partendo da zero (non era mai accaduto nella storia della Michelin) le tre stelle nel nuovo ristorante «Atelier Moessmer» di Brunico.
Il Trentino ha riconquistato la stella che aveva perso l'anno scorso a Madonna di Campiglio. Il merito è di Fiorenzo Perremuto, che in passato aveva lavorato al Mas dei Chini di Martignano. Madre vicentina, papà siciliano, ha rilanciato alla grande il ristorante campigliese Dolomieu dello chalet Dolce Vita.


Otto sono i ristoranti del Trentino premiati con una stella
Sono otto i ristoranti trentini premiati con la stella: la Locanda Margon di Ravina di Trento, chef Edoardo Fumagalli che propone tra i vigneti della famiglia Lunelli (Ferrari spumanti) i suoi piatti d'autore; il ristorante «PB» di Peter Brunel (Linfano di Arco), tempio dell'alta cucina gardesana; il ristorante «Senso» di Alfio Ghezzi (nella foto) al Mart di Rovereto; i tre ristoranti di Campiglio «Il Gallo Cedrone» (chef Sabino Fortunato), la Stube Hermitage (chef Antonio Lepore) e il Dolomieu (chef Fiorenzo Perremuto).
E ancora: «El Molin» di Cavalese (chef Alessandro Gilmozzi) e «Malga Panna» di Moena (chef Paolo Donei). Non figura più tra gli stellati «L' Chimpl» di Sèn Jean di Fassa (chef Stefano Ghetta) per chiusura del ristorante.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2023 09:15:37
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