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Accompagnatore di media montagna, sanzioni e normativa trentina: intervento di Failoni

L'assessore: "Chiarezza e sicurezza prima di tutto"

MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento) - Dopo la sanzione data dai carabinieri a una GAE nel territorio di Madonna di Campiglio, il dibattito si è acceso in Trentino tra guide alpine, Guide ambientali escursionistiche e l'esercizio della professione.

“Garantire qualità, sicurezza e professionalità nell’accompagnamento in montagna è una priorità per la Provincia autonoma di Trento. La figura dell’accompagnatore di media montagna è pienamente riconosciuta e regolamentata dalla nostra normativa: non ci sono zone grigie né ambiguità interpretative”. Lo afferma l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, in riferimento alle recenti dichiarazioni del Presidente dell’Associazione italiana Guide ambientali escursionistiche.

Secondo quanto sostenuto dal Presidente AIGAE, il quadro normativo e giurisprudenziale attuale consentirebbe a qualsiasi guida ambientale escursionistica (GAE) di esercitare attività di accompagnamento in ambiente montano anche in Provincia di Trento, così come su tutto il territorio nazionale.

“La Provincia autonoma di Trento - evidenzia l’assessore - ha esercitato legittimamente le proprie competenze in materia di professioni, disciplinando con l’articolo 16-bis della legge provinciale n.
20 del 1993 la figura dell’accompagnatore di media montagna”.

L’assessore ricorda che la figura dell’accompagnatore di media montagna è una figura professionale a tutti gli effetti e che richiede una formazione approfondita di circa 500 ore, il superamento di esami abilitanti e l’iscrizione in un apposito elenco tenuto dal Collegio provinciale delle guide alpine.

“La normativa trentina è perfettamente in linea con la legge statale n. 6 del 1989 e non è mai stata oggetto di impugnazione da parte dello Stato – precisa Failoni – mentre la guida ambientale escursionistica non è una figura regolamentata in Provincia di Trento. L’iscrizione negli elenchi previsti dalla legge n. 4 del 2013 non equivale a un’abilitazione e non consente lo svolgimento dell’attività nel nostro territorio”.

Nel confermare la piena legittimità della figura dell’accompagnatore di media montagna, la Provincia ribadisce quindi l’importanza di evitare sovrapposizioni e ambiguità che possano generare confusione o mettere a rischio l’incolumità degli escursionisti e distinguere tra professioni riconosciute dalla legge e attività prive di una regolamentazione abilitante, per tutelare sia i professionisti sia gli utenti finali.

“La nostra attenzione è rivolta alla qualità dell’esperienza in montagna, alla sicurezza delle persone e alla valorizzazione dell’immagine del Trentino – conclude Failoni – continueremo a investire su professionalità serie e preparate, che rappresentano un valore aggiunto per il nostro turismo”.
Ultimo aggiornamento: 23/07/2025 06:22:39
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