VILMINORE (Bergamo) - Ultimo atto,
sabato 6 Dicembre a Vilminore serata conclusiva del programma di eventi dedicati allo
scultore Giovanni Giuseppe Piccini 1725 - 2025, trecentesimo anniversario della morte dell’artista scalvino
A

lle 20.30 nella chiesa di Vilminore di Scalve, il Comitato promotore chiuderà il programma degli eventi proposti per il tricentenario della morte dello scultore Giovanni Giuseppe Piccini (Nona di Scalve 1661 - 1725) con una serata fatta di musica e parole e con l’esposizione straordinaria di alcune opere, oggi custodite negli archivi della parrocchia di Vilminore.
L’evento vedrà anzitutto l’intervento della
professoressa Chiara Cornelia Spanio, dell’Università Cattolica del S. Cuore, oggi la massima esperta dell’opera dell’artista scalvino, già autrice del volume Giovanni Giuseppe Piccini scultore, fin qui lo studio più ampio e completo dedicato allo scultore, pubblicato da Bolis.
La relazione della
professoressa Spanio sarà accompagna da alcuni brani musicali per violino e organo eseguiti dai maestri Lina Uinskyte e Marco Ruggeri.
Un video di alcuni minuti ripercorrerà le iniziative realizzate in questo anno straordinario, fra le quali il restauro del portale della chiesa di Nona, opera del Piccini, per mano di Giampiero Magri; il percorso illustrato fra le otto chiese della Val di Scalve che oggi conservano opere dell’artista, comprese le tre visite guidate realizzate in estate; i laboratori di restauro del legno realizzati a Vilminore; la creazione del sito www.giovannigiuseppepiccini.it per la promozione della conoscenza dello scultore e della sua opera; l’interessante istallazione “Il Piccini perduto”, esposta nella chiesa di Nona per evocare le opere dell’artista che furono trafugate all’inizio degli anni Novanta, ma anche per accendere i riflettori sul rapporto fra arte, intelligenza artificiale e nuove tecnologie.
Altre iniziative verranno annunciate per il 2026 e vedranno, tra le altre cose, il coinvolgimento delle scuole della valle, con gli studenti che saranno accompagnati alla scoperta di questo illustre antenato anche grazie ad un fumetto realizzato dagli stessi organizzatori. Il Comitato promotore, coordinato dall’associazione Scalve Mountain, ha visto la collaborazione dell’unità pastorale Valle di Scalve, dell’Archivio storico diocesano di Bergamo, delle biblioteche comunali, del gruppo di lavoro La Via Decia e di appassionati studiosi di storia locale.
Il programma degli eventi è patrocinato da: Comunità Montana di Scalve Comuni di Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve FAI, delegazione di Bergamo.