Ovvero, la comunità del distretto Alto Garda e Ledro non ha mai risentito, e mai ne risentirà, sotto il profilo dei soccorsi e dell'interventistica, delle diatribe interne tra i comandanti del distretto e il direttivo dell'unione.
Il presidente Ioppi non ha nascosto quanto situazione sia delicata. Questo incontro ha avuto lo scopo di sondare i margini di manovra per ricomporre i pezzi dell'organizzazione dell'unione distrettuale ed è stato uno scambio di vedute.
Ciò che i firmatari della lettera di sfiducia indicano quali punti deboli dell'ispettore Alberti sono quelli della scarsa comunicazione all'interno del direttivo dell'unione, di uno scarso coinvolgimento e di una mancata programmazione di momenti aggregativi tra tutti i vigili del distretto. Ma non negano neppure una ennesima possibilità di riscatto alle attuali figure apicali dell'unione distrettuale Alto Garda e Ledro.
Per risposta l'ispettore Alberti rinviando al mittente le rimostranze ha aggiunto che è stato deludente ricevere la lettera di sfiducia 3 giorni prima di un direttivo (regolarmente convocato con la presenza del presidente Ioppi per il 17 settembre) dove si sarebbe potuto parlare, vis a vis, delle problematiche.
All'interno dello statuto delle unioni distrettuali e della federazione non esiste l'ipotesi di commissariare una unione distrettuale in modo da traghettare l'operatività fino a nuove elezioni.
L'assemblea, dopo due ore di scambi di opinioni, è stata chiusa con la promessa di portare avanti la parte di amministrazione ordinaria redigendo un bilancio tecnico per il 2019 e nel frattempo, continuando a dialogare, ricercare la migliore soluzione definitiva.