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Valsugana e Tesino: Castel Ivano simbolo di unione

Michel Floriani: "Avrebbe dovuto proporsi come il motore della cooperazione territoriale"

TESINO (Trento) - La recente composizione degli organi istituzionali della Comunità di Valle Valsugana e Tesino e del Consorzio dei Comuni del Trentino rappresenta un passaggio importante per il futuro della governance sovracomunale.

"Desidero, innanzitutto, esprimere stima e fiducia nei confronti di chi è stato chiamato a rappresentare il nostro ambito: sono certo che sapranno svolgere questo compito con impegno e spirito di servizio. Al tempo stesso, da consigliere comunale di Castel Ivano, sento il dovere di proporre una riflessione più ampia che riguarda non le persone, ma il ruolo politico del nostro Comune. Castel Ivano è il secondo Comune per popolazione dell’ambito Valsugana e Tesino, ma soprattutto è una realtà che nasce da una fusione ambiziosa, coraggiosa, costruita nel segno della volontà di fare sistema (anche se ancora non decolla). Questa identità però ci affida una responsabilità che dovrebbe andare anche oltre i confini locali: quella di essere traino e riferimento per un nuovo modello di collaborazione tra amministrazioni. Castel Ivano non può limitarsi a fare da spettatore: deve ambire a contare davvero.
Abbiamo il dovere di essere un faro per una Valsugana che crede nella sinergia tra territori", spiega il consigliere comunale Michel Floriani.

"Per questo - aggiunge - credo che, in questa fase l'amministrazione di Castel Ivano avrebbe potuto e dovuto porsi con maggiore determinazione come presenza attiva e propositiva nei luoghi dove si decidono strategie comuni, risorse e visioni per il futuro. Non per rivendicare ruoli, ma per mettere al servizio dell’ambito l’esperienza, la pluralità interna e la capacità di sintesi che il nostro Comune rappresenta. Oggi più che mai servono comuni che sappiano stimolare il cambiamento, facilitare l’ascolto reciproco, farsi promotori di idee condivise. Se vogliamo davvero superare i campanilismi e costruire un futuro più coeso per la Valsugana, dobbiamo iniziare a dare valore ai segnali di unione già esistenti. Castel Ivano, in questo senso, poteva essere un esempio da trasformare in metodo".

"Non basta fondersi, serve anche avere il coraggio di guidare. Castel Ivano è nato per unire, ora deve imparare a trainare - conclude Floriani -. Il mio auspicio è che, anche fuori dalle sedi formali, si costruisca un nuovo protagonismo territoriale fatto di dialogo, visione e responsabilità. E sono convinto che Castel Ivano abbia tutte le carte in regola per esserne promotore, con più coraggio".
Ultimo aggiornamento: 07/08/2025 09:13:30
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