Ottimo anche il posizionamento della squadra femminile, ad oggi al secondo posto.
La prova consiste nello spingere una botte da 500 litri lungo un percorso di 1,5 chilometri tra le vie del borgo, con l’immancabile telecronaca del presentatore Luigi Dentesano. Ma la tappa di Avio rimane tra le più avvincenti nel panorama nazionale, grazie all’integrazione nella competizione di altre tre specialità: la pigiatura dell'uva scalzi, finalizzata ad ottenere la maggior quantità di mosto; lo slalom femminile con le botti e il riempimento della botte a squadre, che solitamente si conclude con un bagno collettivo.
Sette le squadre in gara: oltre alla padrona di casa Avio, Brentino Belluno (Verona), Cavriana (Mantova), Grignasco e Maggiora (Novara), Refrontolo e Vittorio Veneto (Treviso).
Non resta che stare a vedere chi si aggiudicherà il podio, per avvicinarsi ulteriormente alla possibilità di partecipare alla finalissima del 14 ottobre a Furore. Il Palio Nazionale delle Botti, nato da un'idea dell'Associazione Nazionale Città del Vino per festeggiare nel 2007 i suoi primi venti anni di attività, è un appuntamento ormai "classico" che, tra la primavera e l'autunno, anima le terre del vino crescendo di anno in anno.
La gara consiste nel far rotolare una botte da 500 litri lungo un percorso compreso tra un minimo di 600 metri ad un massimo di 1500 metri di lunghezza, che deve attraversare le vie della Città del Vino ospitante. Ad Avio e Sabbionara di Avio, in particolare, alla gara di spinta si aggiungono altre tre specialità: la pigiatura dell'uva scalzi, il riempimento della botte e lo slalom femminile.01