Trento - Prima seduta in aula con due tentativi falliti per il no dell'opposizione alla scelta unilaterale di eleggere Walter Kaswalder. La maggioranza non riesce ad eleggere il proprio candidato alla presidenza del Consiglio provinciale
DOPPIA FUMATA NERA - Stamani in aula per l'elezione del nuovo presidente del Consiglio provinciale, adempimento iniziale necessario per avviare la sedicesima legislatura. Prima alle 11.05, poi alle 12.13 la presidente provvisoria dell'aula, appena terminati i conteggi dei voti espressi a scrutinio segreto dai soli esponenti della maggioranza, che aveva proposto alla guida dell’aula Walter Kaswalder (Autonomisti Popolari), Lucia Coppola (Futura), unica esponente delle minoranze rimasta nell’emiciclo in quanto presidente provvisoria – poco prima erano infatti usciti per non partecipare al voto tutti i suoi 13 colleghi di opposizione, contrari al metodo adottato dalla Lega e dai suoi alleati nella scelta unilaterale del candidato – ha comunicato che alla luce del regolamento del Consiglio, i 22 che avevano appena inserito la scheda nell’urna della cabina al centro dell’aula, non garantivano, in termini di presenze in aula e non di voti, il numero legale per considerare valida la consultazione. In 13 infatti avevano fatto mancare sia la presenza in aula al momento del voto. Dopo questo primo tentativo di elezione Coppola ha sospeso la seduta per un’ora e invitato i consiglieri a riunirsi nel frattempo per cercare un accordo..
Fallito però poco più di un'ora dopo anche il secondo tentativo di eleggere il candidato presidente proposto dalla maggioranza, Coppola ha chiuso la seduta preannunciandone la riconvocazione in aula martedì 27 novembre , questa volta per l'intera giornata, per riprendere le votazioni e arrivare ad esprimere il nome del consigliere che dovrà guidare l'assemblea legislativa.
IL DEBUTTO - Poco dopo le 10, con gli spalti affollati dell’emiciclo del Palazzo della Regione, per la prima seduta del Consiglio provinciale convocata in aula dal neo-presidente della Giunta Maurizio Fugatti, si sono conclusi solo i “riti” preliminari di di insediamento dell’assemblea legislativa uscita ampiamente rinnovata dalle elezioni del 21 ottobre scorso. Dopo aver preso posto negli scranni assegnati ai consiglieri e agli assessori prescelti governatore, Lucia Coppola ha assunto come da regolamento, in quanto persona più anziana, la presidenza provvisoria dell’aula. Prendendo per prima la parola, Coppola si è detta onorata del ruolo a lei sia pur provvisoriamente affidato e ha augurato a tutti un proficuo lavoro in questa XVI legislatura, con l’auspicio – ha concluso- che “ciascuno possa trovare nella casa comune del Consiglio provinciale il luogo della buona politica e delle buone pratiche, dove lavorare per il bene comune. Ad affiancare Coppola nei banchi della presidenza come segretari questori, sono poi stati chiamati i due consiglieri più giovani, Mirko Bisesti e Luca Guglielmi, che ha provveduto a fare l’appello. Tutti i consiglieri eletti sono risultati presenti in aula.
Ciascuno ha poi giurato a voce alta fedeltà alla Costituzione e si è passati al punto più importante della giornata: l’elezione del nuovo presidente del Consiglio provinciale. Dai banchi delle minoranze, il primo ad intervenire è stato Alex Marini (5 stelle), secondo il quale per regolamento Mirko Bisesti, in quanto assessore, non avrebbe dovuto assumere il ruolo di segretario questore nell’ufficio di presidenza. Coppola ha spiegato che questa norma del regolamento si applica solo nelle riunioni ordinarie, mentre la seduta di oggi è straordinaria.