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Trento, imballaggi Adunata Alpini trasformati in un parco giochi

Trento - Scivolo con castello e giochi a “molle” sono stati donati ai citadini di Trento dal Comitato Organizzatore dell’Adunata di Trento, da Corepla – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastca e Pro.mo. – gruppo produtori stoviglie monouso in plastca. Sono il risultato della raccolta diferenziata capillare organizzata da ANA Associazione nazionale alpini e Dolomiti Ambiente nei tre giorni dell’Adunata.


inaugL’inaugurazione del parco giochi si è tenuta nel parco “Fra’ Dolcino e Margherita” di Sopramonte, in presenza del Presidente della Sezione ANA Trento Maurizio Pinamonti, dei Vice president Renzo Merler e Carlo Frigo insieme al consiglio diretvo sezionale, i rappresentanti del COA e il Vice presidente dell’ANA nazionale Alfonsino Ercole, e con il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Per Corepla era presente il responsabile delle relazioni col territorio Massimo di Molfetta.


Che fine hanno fato gli oltre 85 mila chili di imballaggi in plastica raccolta e differenziata durante l'Adunata degli Alpini dello scorso maggio? Una parte di quei rifiuti si è trasformata in un castello con scivolo e in due giochi a molle e in quatro panchine, che sono stat collocati nel parco “Fra' Dolcino e Margherita” di Sopramonte. Da stoviglie e imballaggi in plastca sono stati dunque ricavati nuovi oggetti pensati per far divertire i bambini del sobborgo, che avranno a disposizione nuove attrezzature per saltare, scivolare e arrampicarsi.


Tutto ci è stato possibile grazie alla collaborazione tra più soggetti: l'ANA, decisa fun dall'inizio di organizzare un'adunata green, limitando al minimo i rifiuti da avviare alla discarica grazie ai cento punti per la raccolta diferenziata presidiati da Alpini, studenti, rifugiati e lavoratori socialmente utli.


Poi Dolomiti Ambiente, che con uno sforzo straordinario ha raccolto in ognuna delle tre giornate di Adunata i rifuti lasciati da centnaia di migliaia di visitatori.

E ancora Corepla, il Consorzio nazionale che si occupa della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica e il gruppo Pro.mo, che ha fornito le stoviglie in polipropilene, monouso e perfettamente riciclabili, utlizzate durante i tre giorni di festa.


Quel lavoro collettivo, studiato e pianificato in ogni detaglio la primavera scorsa, ha portato oggi a un risultato concreto e tangibile e non ci riferiamo solo ai giochi colorati del parco di Sopramonte, donati dal Comitato Organizzatore dell’Adunata, da Corepla e Pro.mo al Comune di Trento. L'altro grande traguardo raggiunto è il risparmio, realizzato grazie al riciclo dei rifiuti, in termini di acqua, materie prime, energia ed emissioni di Co2.


«Una grande soddisfazione – commenta il presidente Pinamonti – non solo perché abbiamo continuato il percorso di sostenibilità avviato durante l’Adunata di Treviso, quando dalla plastica riutilizzata si sono ricavate 68 panchine. Ma anche – continua Pinamonti – perché abbiamo coinvolto più ambiti della società, dagli studenti ai richiedenti asilo ai lavoratori socialmente utli. Siamo orgogliosi di essere Alpini al servizio della comunità e di aver donato questo parco giochi. Ringraziamo i nostri partner per averci accompagnato lungo il percorso».


«Il dono di un parco giochi in plastca riciclata è la dimostrazione più evidente del valore della circolarità di quanto produciamo e consumiamo - dichiara Massimo di Molfetta, Corepla -. Per il Consorzio L’Adunata degli Alpini è stata una straordinaria occasione di sensibilizzazione: la praticità, la leggerezza, la versatilità e l’igienicità della plastca – per citare solo alcune delle sue caratteristiche - la rendono materiale ideale per event di questo tipo, con grande affluenza di pubblico. Ma la plastca va utilizzata e gestta in modo intelligente solo dal corretto conferimento di piatti, bicchieri e degli imballaggi in plastica possiamo dare avvio a un riciclo di qualità».


Per il sindaco di Trento Alessandro Andreatta la donazione è il culmine di «un percorso virtuoso attivato dall'AeA di Trento che, privilegiando la collaborazione con il sostegno al lavoro, l'alternanza scuola lavoro e l'integrazione con i richiedenti asilo, è riuscita nell'impresa di valorizzazione di un rifuto che si trasforma in un momento di gioia e vitalità per i nostri ragazzi. Un plauso particolare per l'ennesima volta alla nostra sezione AeA e a tutti i volontari alpini e non che hanno partecipato al progeto».


ALCUNI DATI
Il progetto prevedeva 100 punti di raccolta rifiuti presidiati sparsi nella “zona rossa” dell’Adunata. I punti di raccolta erano supportati da dieci punti verdi posti ai margini della zona interdetta al traffico, e quindi facilmente raggiungibili dai mezzi di Dolomiti Ambiente. A piedi i volontari facevano il lavoro di sosttuzione dei bidoni pieni con quelli vuoti mentre nelle ore notturne venivano svuotati i container dei punti verdi. Un sistema che ha funzionato alla perfezione per oltre il 76%.

Ultimo aggiornamento: 01/12/2018 17:59:49
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