Trento – Pulizie, lavoratrici in piazza per il contratto: ampia adesione in Trentino allo sciopero nazionale. Negli ospedali assicurati solo i servizi minimi essenziali.
Non si ferma la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori delle pulizie. Oggi le addette alla pulizia scioperano otto ore per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che manca da 7 anni e mezzo. In Trentino l’adesione alla protesta indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti è molto ampia. Negli ospedali hanno aderito allo sciopero la quasi totalità delle addette con eccezione di quante sono rimaste in corsia con senso di responsabilità per assicurare i servizi minimi. Numerosi anche i lavoratori e le lavoratrici che hanno protestato sotto la sede della Regione in Piazza Dante, pur nel rispetto delle regole anti-contagio. Pretendono il rinnovo del contratto, ma denunciano anche la presa in giro del bonus Covid così come previsto dalla Giunta Fugatti.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti puntano il dito contro il dietrofront delle rappresentanze datoriali del settore che opera prevalentemente negli appalti pubblici. Non rispettando gli impegni e gli affidamenti, hanno fatto saltare tutti gli incontri programmati, producendo una strumentale dilatazione dei tempi negoziali, mettendo in discussione diritti e tutele e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso. Tutto questo nonostante molte imprese, con la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, continuando a sfruttare il senso di responsabilità, il grande impegno, i sacrifici, la professionalità e la dedizione di centinaia di migliaia di lavoratori, per il 70% donne, con salari esigui, orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte realtà.