Trento - Qui la donna viene seguita da un’équipe di specialisti di diversa formazione, curata secondo standard avanzati e accompagnata per tutto il percorso terapeutico, dalla scoperta del tumore al seno, alla riabilitazione, ai controlli dopo la terapia. Con un’ attenzione non solo ai bisogni fisici ma anche a quelli psicologici. È la Breast Unit, il centro multidisciplinare per la cura del tumore al seno dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari inaugurato ufficialmente all’ospedale Santa Chiara di Trento alla presenza del direttore generale facente funzione di Apss Pier Paolo Benetollo, l’assessore provinciale alla salute, disabilità e famiglia Stefania Segnana, il direttore del servizio ospedaliero provinciale Giovanni Maria Guarrera, il direttore medico dell’ospedale Santa Chiara Mario Grattarola, la responsabile clinica e coordinatrice della Breast Unit Antonella Ferro, il direttore del dipartimento infrastrutture Debora Furlani e il responsabile della chirurgia plastica ricostruttiva e senologia Paolo Cristofolini.
La Breast Unit rappresenta un innovativo modello organizzativo che unisce trasversalmente vari professionisti, strutture e servizi con l’obiettivo di rendere più efficace, omogeneo e snello il percorso clinico della paziente dalla diagnosi alla pianificazione individualizzata della cura, tenendo in considerazione anche gli aspetti di tipo riabilitativo, sia fisici sia psicologici, della persona nella sua globalità. Caratteristica fondamentale della Breast Unit è quindi la forte connotazione multidisciplinare e professionale con la continua interazione e il costante confronto tra figure professionali diverse dedicate, in via esclusiva o in modo predominante, alla patologia mammaria che possiedono competenze specifiche e alto expertise in materia dato da un alto volume di casi trattati.
Il processo diagnostico-terapeutico riconosce due snodi decisionali importanti rappresentati dai consulti multidisciplinari pre e postoperatori che si svolgono, da svariati anni, a Trento due volte alla settimana, grazie all’attività del gruppo multidisciplinare ristretto di patologia mammaria, costituito da mammografisti, chirurghi senologi e plastici, oncologi, radioterapisti e patologi. Per quanto riguarda il consulto preoperatorio, fase di passaggio dal momento diagnostico a quello del trattamento, si stanno creando le condizioni (anche logistiche) per il coinvolgimento della paziente e del caregiver in modo che la paziente possa essere coinvolta nel processo decisionale fin da subito e trovare risposta alle domande di salute.
Tutti i professionisti della rete clinica senologica sono stati impegnati a confrontarsi in otto gruppi di lavoro con oltre 40 professionisti (compresi i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato) per arrivare ad un documento che riassume i ruoli di ognuno all’interno del percorso, le modalità di comportamento, le procedure da attuare, le tempistica da rispettare, promuovendo lo scambio di informazioni tra i vari professionisti e cercando di rendere più uniformi possibile le prestazione erogate.
La Breast Unit è operativa da tempo dal punto di vista funzionale ma da oggi ha ufficialmente uno spazio dedicato al quarto piano del corpo C dell’ospedale Santa Chiara. Le sue attività vanno ben oltre i confini fisici dell’ospedale, con collaborazioni attive sugli altri presidi ospedalieri trentini, come l’ospedale di Arco, dove è in fase di avvio il progetto per la chirurgia senologica post-oncologica.